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Capitolo I: L'Inizio Del Cammino

 
 

San Charbel
testimoniato dai suoi contemporanei

Padre Hanna Iskandar
 

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 Intrduzione
 
 Chp.I :L'Inizio Del Cammino
 Chp.II: Gli Sforzi Della Vita
 Chp.III: Verso Il Cielo
 
 Conclusione
 
 "Le Parole di San Charbel"
 
  I Testimoni
 

Speciale

 
Il battesimo di Gesù

A: Youssef Antoun: a Bekaakafra 

1. Una santa famiglia

 

"Suo padre Antoun Zaarour "Abou Hanna=il papa di Hanna" di Bekaakafra, e la sua madre Brigita Elias Yaacoub El-Chediac di Beccharré[3]. I suoi due fratelli sono: Hanna e Beshara, le sue due sorelle sono: Kawneh e Wardet. Egli è il più piccolo. Il suo nome è Youssef[4], ma egli ha cambiato nome entrando nell'Ordine[5]. Suo padre era un semplice contadino, come tutta la gente del suo villaggio[6], vivendo dall'agricoltura della sua proprietà, e sua madre si occupava della casa, ed erano devoti e buoni. Ed hanno fatto crescere i loro figli e le loro figlie nelle Virtù Cristiane Vere"[7].

 

2. La morte dolorosa, nei trasporti forzati, del suo padre 

"I lavoratori del principe del Libano[8], in quel tempo, facevano lavorare, per forza, coloro che avevano asini, per il trasporto d’ogni tipo di grano a Beit-Eldin[9]. Nella stagione dell'anno 1831, Antoun Zaarour aveva un asino sul quale lavorava nella zona di Mejdlayya[10], lì era stato preso con l'asino per portare il grano da Mejdlayya, passando per Jbeil, e farlo arrivare dopo a Beit-Eldin. E al suo ritorno da Jbeil per Bekaakafra, egli si ammalò a Ghorfin, dove è deceduto e fu sepolto. E questo fatto, lo troviamo nel Registro della chiesa di Nostra Signora a Bekaakafra, e da lì l'abbiamo copiato: "Nel giorno 08 del mese d’augusto anno 1831, Antoun a reso la sua anima a Dio, nel villaggio di Ghorfin[11]/Jbeil, nei lavori dai trasporti forzati da Mejdlayya a Beit-Eldine"[12], e "la sua vedova a preso a suo carico i loro figli e le loro figlie, aiutata dal fratello del suo marito defunto, Tannous Zaarour"[13].

3. La nascita di Charbel ed il suo battesimo 

"La casa del nonno di San Charbel, per la sua madre Brigita, è sempre ad AlKhaldyet[14]. Questa casa fu restaurata, da circa 15 anni, per diventare poi una chiesa. E dicono che, Brigita (chiamata Bargeout) e la sua famiglia ed "il padre di Hanna"[15], scendevano ad Alkhaldyé con le loro mucche per passare l'inverno e, a causa della loro povertà. Lei aiutava i suo genitori nella raccolta delle olive, dove essa rimaneva per quasi 4 mesi. E lì è nato Youssef[16], d'inverno. Ed egli fu battezzato nella vecchia chiesa d'AlSaydet=Nostra Signora di AlKhaldyet"[17] o "nella chiesa di AlSaydet=Nostra Signora di Bekaakafra"[18].

"Quando (San Charbel) era nel suo villaggio[19] non c'era nella chiesa del villaggio un registro"[20], in fatto il registro n. 1 in Bekaakafra comincia nell'anno 1830[21], perciò Chebly dichiara: "Non ho trovato, nei Registri dei Battesimi in Bekaakafra, l'atto della nascita e del battesimo di Padre Charbel... Ma, ho trovato nel Registro i battesimi dei suoi fratelli e delle sue sorelle[22], e l'atto del decesso di suo padre e del decesso della sua madre, ed ho intuito di tutto quello che ho trovato che Padre Charbel è nato nell'anno 1828"[23] " il 08 di maggio"[24].

         Ed un’altra opinione dice che: "Egli è nato l'anno 1833"[25], ma la data più logica fu: l'inverno o la primavera dell'1832, mesi dopo il decesso del padre, ciò per 2 motivi:

         - la madre fu ancora giovane, perché Il Signore l'ha dato due figli dal suo secondo matrimonio, dopo il decesso del suo 1° marito: Tannous il 08 di settembre l'anno 1834[26]... e Nouh il 03 luglio l'anno 1837[27];

         - Youssef è l'ultimo figlio dal suo primo matrimonio, ed è anche molto probabile che sua madre fu incinta in lui, prima del decesso del padre.

 

4. Il secondo matrimonio della sua madre

(dopo il decesso doloroso del suo padre) 

"2 anni e 2 mesi circa del decesso di Antoun Zaarour, Brigita si è risposata"[28], "Io, sottoscritto, il Curato Gerges (Makhlouf), ho benedetto pregando[29] il Sacramento del Matrimonio di Lahhoud figlio di Gerges Ibrahim e di Brigita figlia di Elias ElChediac di Beccharré in una celebrazione parrocchiale, nel mese di ottobre dell'anno 1833"[30], "e Lahhoud fu ordinato sacerdote[31] e ha preso come nome Abd AlAhad"[32],  ma senza esercitare il Suo Ministero Sacerdotale a Bekaakafra, ma nella regione di Baalabek[33]. E Brigita si è spostata con lui[34], verso Chlifa e Btedii dove egli possedeva dei terreni"[35].

 

5- Lo zio-curatore 

         "(Youssef) era orfano (vedi: di padre) e viveva dal suo zio paterno Tannous"[36], ed "egli l'ha curato con i suoi fratelli e le sue sorelle"[37], "essendo rimasti, dopo il matrimonio della loro madre, nella casa[38] del loro padre (vedi, defunto), e la loro madre veniva trovargli da un tempo a l'altro. Ed essi prendevano cura gli uni delle altre, sotto la cura del loro zio paterno Tannous, su-indicato, e dai loro familiari vicini"[39].   

 

6- La scuola del convento di San Hawchab 

"Padre Charbel imparava a leggere ed a scrivere secondo le usanze di quei tempi, dai Curati del villaggio"[40] e dai suoi contemporanei Preti Curati: Gerges, Moubarak, Antonios, Youhanna e Youssef dalla famiglia Makhlouf[41], nel convento di San Hawchab, la scuola del villaggio in quei tempi[42], "ed il mio nonno defunto mi ha raccontato che egli (Youssef) da fanciullo portava sempre il libro nelle sue mani. E questo libro era un libro di preghiera. Ed ho sentito dal mio nonno che egli era di dolce carattere, obbediente ai suoi genitori e caritatevole verso i suoi fratelli e sorelle"[43], e Youssef è cresciuto, crescendo in età, scienza, virtù e in buone opere. Ed era un esempio buono vivo in parole e in opere, fra i fanciulli del suo villaggio. Pregava molto, e si confessava spesso e comunicava al Santissimo, sempre"[44].

 

7- Ridere davanti la catastrofe 

"Youssef era prudente ed intelligente, ed egli faceva tante aneddoti"[45], ed "a lui piaceva l'umore certe volte. Ed i suoi aneddoti sono sempre secondo la morale, al certo"[46], "Una volta, fu una pioggia forte accompagnata da alluvione, che ha toccato Chaghourat[47], località appartenente al paese di Beccharré (Libano del nord), e per l'accaduto Youssef ha composto questa poesia (tipicamente libanese)[48], "ed egli lo ha detto, mentre imparava a leggere ed a scrivere, nella scuola del villaggio, con i fanciulli i suoi compagni"[49]:

 

Houmaylat (=l'acqua)[50]di Tem (Bocca) di AlMezrab[51],

è caduta su Chaghourat […]

 

Gli Arabi[52] a Dahr[53] AlQadib hanno detto:

Dio ci ha aiutato, questa è una occasione per il lupo

a prendere una pecora ed una pecorella 

Gli abitanti di Beccharré hanno detto, all'inizio[54]:

passiamo cui[55], questa è una nuvola di passaggio 

Ma, quando l'acqua dell'alluvione fu arrivata a Beccharré,

la gente non sapeva che fare[56]

diamoci qualcosa per fare passare l'acqua lontano dalle nostre case[57]

L'alluvione ha deformato la valle e non ha lasciato muri

e la gente chiedeva l'Aiuto di Dio, discendoLo: O Dio che immagine

E quando l'alluvione fu arrivata a Hadchit,

lì è diventata famosa, ed i suoi muri furono distrutti 

Arrivando nella Valle di Qannoubine,

essa ha preso per strada sua quello che stava

alla sua destra ed alla sua sinistra, e la gente,

stupefatta, si è nascosta nei rifuggi naturali 

Poi essa è arrivata nella Valle d’AlFreidiss, e lì ha preso tanta forza e tanto coraggio, e gli abitanti del luogo hanno preso L'Immagine del Santo, chiedendola la salvezza 

La gente di Bkerkacha hanno girato tutto il loro villaggio senza poter trovare Soulaiman[58] 

[…] Youssef Hanna con i denti apparsi, si è spaventato alla grande

ed egli ha sepolto suo faalou[59] in una fossa, in una fossa egli ha sepolto suo faalou[60], chiamando Sarkis il suo zio materno a pulirlo il suo vestito, e Sarkis rischiava di rovinarlo altannoura[61] 

Anche, gli abitanti di Bekaakafra sono diventati gialli dallo spavento,

 ed essi hanno deciso di partire su una barca[62] 

Gli abitanti Hasroun e di Bazaoun hanno avuto tanta paura di quest’alluvione, hanno voluto mettere delle spezie di legno per strada

per fare fronte alla forte acqua 

Ed essa fu arrivata a Hadad ed a Qnet, e lì

un contadino socio è deceduto, e lo hanno trovato giù sugli

alberi dei giardini di Hantoura 

E, la gente del Moulino di Chehla si sono scappati

pieni di spavento, ed uno di loro che al moulino lavorava, con ironia ha preso la cosa, per spaventarsi alla grande e cadere senza forza in seguito

E, la gente del Moulino d’Alblat hanno cominciato a gridare, chiedendo terra bagnata per riparare le fissure

nelle loro proprietà, causate dalla forte acqua 

Quando l'alluvione fu arrivata fino AlJoura,

a vedere che immagine essa ha causato, prendendo

per strada sua il più grande albero fino la zona d’AlKoura 

A Torza essa è arrivata con forza

ed i suoi abitanti gridavano chiedendo che fare?

non abbiamo mai visto una cosa del genere in vita nostra 

Arrivando a RasKifa, essa ha causato noia ai suoi abitanti,

apprendo cento fosse, cambiando i confini dei loro terreni 

Arrivando a Kosba, essa è diventata più forte,

strappando lì tutti i suoi alberi, con la sua forza

ormai famosa 

Arrivando a Bsarma, forte ed alta,

essa ha rovinato le giare, ed i filtri ed altri 

Arrivando a Kaferkahel, la sua gente non credente

ha meritato l'accaduto, ogni muro grande

si è spostato e si è distrutto 

Arrivando a Dahr ElAin, l'alluvione ha preso tutto

su suoi ambedue lati, e i suoi abitanti hanno detto:

è arrivato quell'uccello che ci porta via il bene,

e limitata fu diventata la loro invocazione 

Arrivando ad Abou Ali[63], lì le onde sono diventate alte,

e ci sono gente che si sono spariti,

e le loro case lasciate vuote 

Arrivando ad Almina, lì l'alluvione è diventata più forte,

con chiasso alto, portando via quello che stava

alla sua sinistra e quello che stava alla sua destra,

e l'accaduto da Dio si è fatto ben visibile 

Il mare ha cambiato colore, e le sue onde sono diventate alte nelle stagioni, e se l'alluvione si è rimasto un lungo periodo,

nessuna barca lì è rimasta sana"[64].

 

8- "La fortezza del Santo" e la mucca 

"Ed i suoi fratelli e le sue sorelle hanno condiviso tra loro il patrimonio del loro padre, ed a lui (a Youssef) fu data una mucca, che egli portava al campo"[65], "portavo a pascolare la mucca del mio padre, e prendevo il latte"[66], "ed egli lavorava con l'aratro le proprietà del suo padre. Era sempre solo, e non si metteva con fanciulli ed i pastori della sua età. Da piccolo si allontanava dalla gente dal stare insieme con loro, egli amava stare solo, egli amava la solitudine. Portava al prato la sua mucca, e si metteva di fronte in un luogo chiamato "fortezza del Bhis", proprietà dei suoi genitori[67], distanti mezz'ora circa dal villaggio, e lì dentro c'è una fortezza, quasi una grotta, diciamo"[68], "ed il libro della preghiera era sempre nelle sue mani. E le sue visite permanenti a questo luogo, solo, hanno spinto le famiglie di Bekaakafra a chiamarlo "fortezza del Santo", e fino oggi è chiamata tale la fortezza che frequentava da solo Padre Charbel nella sua  fanciullezza"[69].

"E quando questa mucca si saziava, egli l'ha faceva riposare dicendola: dorme o fiore dorme, il tuo torno è finito, adesso, ed è arrivato il mio. Voglio leggere le mie preghiere"[70], "ed egli pregava, mentre la sua mucca si riposava, e l'ho fermava ogni volta che essa voleva rialzarsi per pascolare, dicendola: non deve alzarti adesso o njeimy[71], ma tu devi aspettare la fine delle mie preghiere, perché non posso parlarti e parlare a Dio nello stesso momento: Dio è in primo luogo"[72], "ed egli pregava per lunghissimo tempo[73]. Era spirituale da sua fanciullezza, ed è rimasto così fino al suo ingresso nell'Ordine[74]. Ed era ben distinto per la sua vita spirituale nel suddetto Ordine, e niente di corporale fu in lui"[75], "perciò egli era già considerato santo dalla sua tenera età, e nel'Ordine ha moltiplicato ancora ed ancora le sue corse. Egli si allontanava dai pastori, non soltanto per pregare, ma per evitare anche i loro discorsi di vanità. E non abbiamo mai sentito che la sua mucca abbia portato danni ai campi degli altri"[76]

9- "IL Santo" e la grotta 

"Era (Youssef) sempre inchinato per la preghiera e per la devozione da piccolo. Egli si metteva dritto in ginocchio in chiesa, senza guardare destra ni sinistra. Pregava da solo"[77], "ed egli andava alla grotta"[78], "dove egli pregava, cosa che meravigliava tutti, e certe volte i suoi compagni ridevano di lui, a proposito"[79], "e questa grotta fino oggi si chiama la grotta del Santo"[80], "ed essa si trova nella zona sud di Bekaakafra, ed era proprietà della sua famiglia"[81], "e lì, egli si rifugiava spesso"[82], "portando lì dell'incenso, e mettendo dentro un’Immagine della Santissima Vergine, ed un masso di fiori"[83], "e la sua gran devozione, la sua vita di preghiera e le sue partecipazioni alle Sante Messe, alle Feste delle Celebrazione Comunitarie, e il suo desiderio di evitare la gente e di non stare in loro compagnia, ed il fatto di essere distinto di loro per il suo buon comportamento e la sua devozione, hanno spinto i fanciulli del suo villaggio a chiamarlo "Il Santo"[84], "ridendo di lui, all'inizio"[85], "e Dio ha preso al serio il loro detto e l'ha fatto Santo"[86].

10. Dolori 

- Il decesso della "seconda madre":

"Ed stata assunta, nel decesso, alla Misericordia del Suo Signore la moglie di Tannous Zaarour[87], e la sua assunzione fu il 09 di settembre l'anno 1839, armandosi della Santa Unzione, confessandosi e comunicandosi al Santissimo"[88].  

- Rivoluzione contro gli Egiziani:

         "Nell'anno degli incidenti, 1840, fu il decesso di Toubiah Gebrael Toubiah, ammassato per arma ad Inata, e di Michael ElBany, ammassato dai soldati d’Ibrahim Bacha nel Monte d’AlMakmel il 04 di settembre dello stesso anno"[89].

- Morbo di colera:

         "Ed stato assunto alla Misericordia del Suo Signore, Antoun Elias per il morbo del vento giallo (la colera: contagiosa) e fu sepolto a Ain Almajal (lontano dal villaggio) in Mazraat Beit Mender, il 10 novembre 1847"[90].

- Poesia:

"O lacrime degli occhi,

il sole della vita è ormai al suo tramonto

la gente della casa non mi ha più supportato

ed hanno chiamato i Sacerdoti a farmi il funerale

e a buttare della terra sul mio corpo 

O peccatore, tu sei immerso nei mari

come un’ombra tu sei di passaggio in questo mondo

la morte ti è venuta bussando sulla porta

per che cosa tu hai goduto della compagnia dei giovani"[91].
 

11- Gioie 

- Il matrimonio della sua sorella Kawnat:

         "Io sono il Curato Moubarak (Makhlouf) ed ho celebrato il Sacramento del Matrimonio di Tannous figlio di Hanna Neemet, e di Kawneh figlia di Antoun Zaarour, il 19 di marzo l'anno 1845"[92]

- ed il matrimonio del suo fratello Hanna:

         "Io sono il Curato Antonios, ho pregato su[93] Hanna figlio di Antoun Zaarour e di Maryam figlia di Bou Elias ElKhoury Elkhaisy, il 03 maggio l'anno 1845"[94]

- una bimba per il suo fratello Hanna:

         E circa dopo meno di 1 anno: "Il 07 di aprile dell'anno 1846, ho battezzato Ghalyat[95] figlia di Hanna Zaarour, nativa fine marzo. Il suo padrino è Youssef figlio di Mikhael Boulos e la sua madrina è la moglie di Tannous Neemet (Kawnet)"[96]

 

B: Charbel monaco

1- I due zii materni di San Charbel

 

         "E Padre Charbel aveva due zii, Youssef e Antonios, figli d’Elias ElChediac. E tutti i due, erano gli unici maschi al loro padre. Tutti i due sono partiti per farsi monaci nell'Ordine Libanese, il primo ha preso nome: Padre Ghostine, ed il secondo: Padre Daniele, due monaci di Beccharré che si sono fatti eremiti nell'eremo di Sant’Antonio di Kozhaya. E, di persona ho visitato Padre Daniele l'eremita, ed era più piccolo del suo fratello, ma egli si è fatto monaco prima, essendo fratello maggiore, egli è rimasto in casa, per curare il suo padre anziano e per non lasciarlo nella sua vecchiaia, perché non aveva nessuno a servirlo. E quando egli si è deceduto, questo secondo fratello ha seguito la strada del suo fratello, per compiere due santi doveri. E tutti i due erano eremiti ben devoti. Ed è veridico questo detto libanese: i due terzi del nipote, sono simili allo zio materno"[97].

         "Questi due Padri sono nati nel loro villaggio Beccharré o in AlKhaldyé "dove la famiglia stava d'inverno". Daniele è entrato al Noviziato nel convento di Sant’Antonios Houb[98] dove ha professato i suoi Voti Religiosi il 09/02/1838[99], e fu monaco di questo convento per dopo la data del 25/10/1838[100], egli fu ordinato Sacerdote il 20/6/1841[101], e dopo la sua Ordinazione Sacerdotale egli fu nel convento di Kfifan il 24/8/1841 con San AlHardiny[102], ed a Mayfouq nell'anno 1851[103], ed egli ha vissuto con San Charbel a Kfifan. Ed era il Direttore Spirituale del Santo NeemetAllah AlHardiny[104], e lì è rimasto fin dopo il 01/11/1859[105], e di nuovo egli è ritornato al convento di Nostra Signora di Mayfouq e lì è rimasto per dopo l'anno 1868[106].

         Il Noviziato di Gostine fu nel convento di Sant'Antonios di Kozhaya, dove egli ha professato i suoi Voti Religiosi il 01/7/1841 all'età di 23 anni[107], egli ha studiato nel convento di Kozhaya[108], ed egli è stato ordinato Sacerdote il 23/3/1847[109], e nel convento di Kozhaya egli è rimasto[110], poi è andato al convento di Nostra Signora di Mayfouq in data sconosciuta, perché il suo nome fu iscritto lì il 16/10/1859[111], e al convento di Nostra Signora di Mayfouq egli è rimasto per il dopo dell'anno 1868[112].

         Ed i due Padri sono passati al convento di Kozhaya, prima dell'anno 1871[113], e lì si sono rimasti monaci di questo convento per il dopo del 02/11/1874[114]. E, Padre Daniele è entrato all'eremo di Sant'Antonio-Ghebta appartenente al convento di Kozhaya, prima del 08 di febbraio 1875[115], e tocca al suo fratello di seguirlo".

          "Ed è deceduto nella Misericordia del Signore Padre Aghostine di Beccharré l'Eremita, per malattia, armato (vedi: accompagnato) dai Santi Sacramenti. Ed egli è deceduto il decesso dei Santi, la data del 01 novembre 1884"[116].

         "Ed è deceduto nella Misericordia del Signore Padre Daniele Beccharré l'Eremita. La causa del suo decesso fu l'età, accompagnato dai Santi Sacramenti, il 23 marzo 1895"[117], "era di gran devozione, ed egli è passato al Suo Signore, dicendo: desidero sciogliermi di questo corpo per stare con Cristo"[118].
 

2- Verso L'Ordine... nel convento di Kozhaya 

         "Ho sentito dal mio nonno defunto, che suo fratello Charbel è rimasto nel villaggio fino all'età di 18 anni. Ed egli non perdeva mai tempo, neppure la compagnia dei giovani, ma sempre amava stare solo ed amava la preghiera. Ed aveva due zii materni, ed andava con mio nonno a visitarli. Una volta, questi due zii materni hanno chiesto a Charbel delle cose di Beccharré, e la risposta del mio nonno fu: o mio zio, temo che Youssef[119], venando da voi, non ritornasse più a Bekaakafra. E la risposta dello zio fu: che La Volontà di Dio sia fatta in lui, e speriamo che Youssef entrasse nell'Ordine, che c'è in questo mondo!"[120].

         "E Padre Daniele Beccharré è venuto una volta a Bekaakafra: lo zio materno di Padre Charbel, e quando egli era di ritorno al convento di Kozhaya, ha chiesto a Hanna Antoun Zaarour (figlio della sua sorella Brigita, il fratello di Padre Charbel), che fosse accompagnato dal suo fratello Youssef. E la risposta di Hanna fu: temo che venando con te, Youssef restasse nel convento. Ed Youssef ha accompagnato il suo zio per il convento di Kozhaya. E dopo 8 giorni dal suo rientro a Bekaakafra, egli è partito per farsi monaco"[121]

  

3- Nel convento di Mayfouq: "Seguimi" (Mc 2/14) 

         "Ed è andato una volta Padre Daniele ElChediac a Bekaakafra, ed ha preso con se, di ritorno, Youssef, il figlio della sua sorella, per il convento di Mayfouq, dove egli abitava in quel periodo, e lì ha iniziato il suo noviziato Youssef"[122], "e in quei tempi il periodo del Noviziato è diventato di 3 anni, e in convento fuori della zona monastica del candidato"[123], "ed è entrato nell'esperienza religiosa Youssef Bekaakafra, prendendo il nome di Charbel, il 08 augusto 1851"[124], secondo Lo Satuto del Novizio:
 

- "Lo Statuto del Novizio" 

         Questo è il riassunto dello Statuto del novizio, ben osservato e ben praticato da San Charbel:

         - Il candidato rimane nei suoi vestiti laicali per otto giorni, dopo che, egli si vestirà del vestito religioso...

         - Deve entrare nella vita secondo Lo Spirito, lasciando fuori la vita secondo il corpo. E deve saper che egli ha lasciato due genitori nel corpo, per dare se stesso a due Padri Spirituali (il superiore e il maestro dei novizi)[125]

         - Egli deve precedere i Frati alla chiesa, ed uscire dalla chiesa dopo di tutti...

         - Deve entrare per mangiare dopo il segnale del Superiore...

         - Tocca al novizio di stare in pieno silenzio alla presenza del Superiore...

         - Il novizio deve rimanere nel silenzio ed essere calmo nel suo lavoro. Egli non deve scegliere per se stesso il lavoro il più semplice o la cosa migliore, e mai lasciare agli altri quello che è guasto. Ma, deve scegliere per se stesso quel che è di meno e per gli altri quello che è migliore... 

         - Egli non deve parlare con i laici dai suoi o altri... E se esse sono donne, bisogna sforzarsi dal Superiore chiedendolo di non incontrarle. Ma, se la necessità lo chiede, deve sforzarsi a non guardarle in faccia, e di essere di poche parole con esse...

         - Egli deve parlare con tutti con un bel sorriso...

         - Egli deve praticare i lavori i più modesti del convento, per scopo di fare quello che deve fare soltanto, scappando del voler bene a se stesso, questo volere bene proprio, che senza il quale Geenna non esisterebbe...

         - Deve usufruire bene del tempo, e tutte le volte che egli possa, deve pregare per la gente che non hanno nessuno ad aiutarli e per i suoi defunti, e non deve farsi il pigro, affinché egli non cadesse nei trucchi di Satana...

         - Egli è venuto al convento per amare Dio ed il Prossimo, e non per odiare Loro. Egli è venuto al convento per lavorare duro e per essere maltrattato, non per essere lodato o per riposare. Egli è venuto al convento per servire altrui, non per essere servito degli altri...

         - Davanti al Santissimo Sacramento, dobbiamo amare Dio con tutto il nostro cuore, pentendosi da tutti nostri peccati... Non abbiamo altra volontà che La Tua Volontà O Gesù...

         - Il Sacerdote (nella Santa Messe) è il vicario di Cristo, e L'Offerta è Il Vero Corpo e Il Vero Sangue di Cristo... E nella Santa Messa ci sono Tre Devozione: Contemplare La Passione di Cristo – Offrire Il Sacrificio a Dio Padre – La Comunione Spirituale... 

         - Per La Santissima Comunione ci sono 6 Obbligazione: - Una Buona Confessione – Recitare L'Atto della Fede – Spero che tutti i peccati degli Esseri Umani siano cancellati con Una Goccia del Tuo Sangue – Ti voglio bene Signore – L'Atto di Contrizione – Signore, io non sono degno...

                - Il Ringraziamento dopo La Comunione Spirituale e Sacramentale"[126].

         "E nel periodo del noviziato, Fra Charbel (Youssef) osservava alla perfezione i suoi doveri, distinguendosi nella sua obbedienza e nel suo silenzio..."[127], "ed egli era molto contento nella sua vocazione, era un modello nell'osservanza dello Statuto dell'Ordine Religioso e del suo Regolamento ed era un esempio ad imitare nella sua obbedienza ai Superiori, e per La sua Carità verso i suoi compagni"[128].

 

4- Non ha mai guardato indietro (Lc 9/62) 

         "Il suo zio e curatore Tanios, in prima, lo ha seguito, poi la sua madre, poi suoi due fratelli Hanna e Beshara, per impedirlo di farsi monaco e per farlo ritornare a casa, ma egli non è ritornato con loro. E la sua madre Brigita e il fratello del suo marito Tanios Zaarour sono andati cercarlo dal convento di Mayfouq, dove era novizio, per farlo ritornare al villaggio. Ella stava lì guardando l'uscita dei novizi dal convento per il campo, aspettando di vedere il suo figlio. E quando essa lo ha trovato in mezzo a loro, si è messo a correre dietro prendendolo per il suo abito dicendolo, e lui aveva gli occhi per terra, torna con me a casa. Ma, egli si è riuscito a scappare seguendo i suoi confratelli. E la sua madre ed il suo zio paterno Tanios, per circa 12 volte sono andati da lui per convincerlo di ritornare a Bekaakafra"[129].

         "E, una volta è venuto a Bekaakafra un uomo di Mayfouq, e mio nonno lo ha chiesto davanti a me: hai visto per noi questo monaco verso San Maroun? E lui: Chi è? Ed il mio nonno: Padre Charbel? E l'uomo: Padre Charbel! Beato lui! Beato lui! Quando era novizio da noi a Mayfouq, era spirito santo: lavorava la terra dietro il contadino, con gli occhi per terra. Non guardava nessuno, e non parlava con nessuno"[130].

 

5- Non deve piangere su Youssef (Lc 23/28) 

         "Quando a Brigita fu tolta ogni speranza e fu attristata dalla certezza che suo figlio Youssef non torna più a Bekaakafra e, tutto ciò si vedeva sul suo viso. E tutti al villaggio hanno ben notato questo. E sempre lo sognava. E quando è deceduta la sua figlia Wardet, gli abitanti del villaggio lo hanno detto: non deve attristarti forte[131] su Youssef, Dio ti ha provato nella morte della tua figlia ancora giovane!"[132], e "il decesso della sua figlia fu il 22 novembre l'anno 1851, accompagnata dai Santi Sacramenti"[133].   

6- Wardet... la devota 

         "Wardet era innamorata della preghiera, tanta devota, si metteva dritta in ginocchio, alzandosi i suoi bracci recitando Il Santo Rosario, ed era fidanzata a Tannous Hanna Elkhaisy. E nella sua tasca, c'era un Santo Rosario lunghissimo, e gli abitanti di Bekaakafra a vedere il suo Santo Rosario così lunghissimo, dicevano a lei: tu sei fatta un lunghissimo Rosario, quando sarai sposata, la tua suocera ti lascerà pregarlo? Ed essa rispose: spero morire prima di entrare in casa sua. Ed il suo detto fu in fatto, perché essa fu deceduta vergine fidanzata. E sempre lei ripeteva queste parole: Signore avvicini il bene, e allontani il male. E si il mio matrimonio non piacerà a Te, io preferirò la morte prima del mio matrimonio! E fu diffuso che, il suo cugino paterno Antoun Boutros Zaarour vide una colomba uscire dalla finestra della casa dove essa si è confessata prima del suo decesso. E quando il suo fidanzato veniva a visitarla, ed essa si trovava pregando inginocchiata con le mani alzate, diceva alla sua nipote, la figlia del suo fratello Hanna, metteti dietro di me, separando con le tue mani alzate come me, tra me e il mio fidanzato, affinché io finisca la mia preghiera"[134].   

 

7- Una folle avventura (Mt 18/8-9) 

         Il Padre Generale ed i suoi Assistenti, in una lettera dal 30/8/1848, dalla quale una copia fu conservata per la comunità di San Joseph Alborj, hanno comunicato il seguente: "Proibire ai monaci di lavorare insieme alle donne nella raccolta del baco da seta, anche a prezzo delle entrate dei conventi"[135], "ed, al convento di Mayfouq, d'abitudine, i novizi andavano per prendere i fogli dell'albero del baco da seta, per dargli ai vermi da seta, mentre le donne e le ragazze, venivano lavorare nella stessa casa per fare mangiare questi fogli ai vermi da seta. Lì, una ragazza, vedendo la gran decenza di Padre Charbel, ben distinta dalla decenza degli altri, ha voluto metterlo alla prova. Ed ella ha buttato sopra di lui un baco da seta[136], e quando ella si è scesa per terra, ha preso questo baco di seta e l'ha messo sulla sua mano[137]. E lui, subito, la notte di quel giorno, è partito per il convento di San Maroun di Annaya, convento lontano dalle abitazioni. Perciò, fu ricordato nel Calendario di Mayfouq, di fronte al nome di Fra Charbel, la parola "ha lasciato"[138], per così dire che, egli ha lasciato l'Ordine. Mentre, dopo che egli abbia raccontato al Superiore del Convento di San Maroun di Annaya l'accaduto contro di lui a Mayfouq, il Superiore di Annaya, per richiesta di Fra Charbel, ha sentito il Superiore Generale a proposito di quello che è successo all'interessato, ed il Superiore Generale ha ben capito la vicenda, permettendo in seguito d'accettare volentieri nel convento di Annaya Fra Charbel, per finire il suo periodo mancante di noviziato, perché la regola era di non accettare colui chi lascia un convento per un altro di propria iniziativa, che su permesso dell'Autorità Generale dell'Ordine[139], "e ciò per compiere il suo secondo anno di noviziato"[140].

         "E si dice che, egli ha lasciato il convento di Mayfouq, per fuggire dalla gente che abitava molto vicino attorno del convento, venando al convento di San Maroun di Annaya. Ma, mio nonno non era contento per niente nel sentire dire l'espressione che egli "abbia lasciato"[141]. Ma, dopo egli ha saputo il motivo di Fra Charbel, che l'ha spinto a partire da Mayfouq per Annaya, ed era quello di essere lontano completamente dalla gente"[142], "essendo il convento di Annaya più lontano dalla gente e dal suo villaggio, da quello di Mayfouq... e si è sentito dire che, uno del suo villaggio Bekaakafra, è stato in quel tempo nel convento di San Maroun di Annaya, ed era Padre Efrem[143] di Bekaakafra[144]".

 

8- Le parole di Vita Eterna sono da Te (Gv 6/68) 

         "Ed una volta, quando egli stava uscendo con i novizi, dal convento di San Maroun di Annaya, per lavorare nel campo, ed era ancora novizio, la sua mamma lo ha visto, e lei aspettava il suo passaggio lì, e quando lo ha trovato, essa lo ha preso per il suo vestito religioso insistendo a farlo ritornare a casa, pensando che la vita monastica non sia la sua, e non rischiare di lasciare l’abito religioso più tarde. Ma, quando essa abbia trovato che egli era molto attaccato alla sua vocazione monacale, ha detto a lui: o tu rimarrai saldo nell'Ordine e sarai un buon monaco, o torna subito con me a casa"[145], e la risposta di Charbel a sua madre fu: tutto sia secondo la tua parola"[146].  

 

9- "Il mio peso è leggero" (Mt 11/30) 

         "Ed anche, egli ha professato i suoi voti solenni vestendosi il cappuccio evangelico dalle mani del R.mo (Antonios Bany) il 01 novembre 1853, Fra Youssef Abdelly[147], e Fra Charbel Bekaakafra, ed avevano 20 anni di età il giorno dei loro voti"[148], "ed i voti si professavano una sola volta, ed erano solenni"[149].

 

10- Ci vedremo in Cielo (Mc 3/31-35) 

         "Sono andata[150] una volta per visitarlo nel convento di Annaya, ed era già monaco, chiedendo con insistenza di vederlo, ma egli mi ha parlato poco da dentro, senza vedermi e senza vederlo, ed ho detto a lui: così tu mi privi di vederti, figlio mio?"[151], "ed ella si chiedeva il perché, meravigliata. Ed egli ha risposto a sua madre: se non ti vedo ora, in Cielo ci rivedremo"[152], e quello che Charbel ha fatto, si trova nello Statuto Religioso: "Evitare le donne, anche dalla sua famiglia"[153].   

 

11- "Io vi restaurerò" (Mt 11/28) 

"Ed egli osservava bene i suoi Voti e compieva bene suoi doveri, e non ha fatto mai cose in vita sua non buone, neppure una piccola mancanza, e mai e mai rimproverato. E suoi lavori, il suo modo di camminare"[154], "e mai tiepidezza alla fine della sua vita terrena, ma di più devoto in più devoto ancora ed ancora, ed in tutto"[155], e "Padre Charbel ha praticato tutte Le Virtù di un modo che supera tutta la gente ed i monaci, come lo è la distanza tra il Cielo e la Terra. Essendo Padre Charbel molto saldo e molto perseverante in tutto ciò, senza debolezze né altro, in tutta rapidità e benevolenza"[156], "egli non pensava che a Dio, e non parlava che di Dio, e non benediceva che Dio, nel suo pensiero, sulla sua lingua e con sua voce"[157].

"Egli era un monaco modello per gli altri, osservando benissimo lo Statuto Religioso e compiendo tutti i suoi doveri, fino a rispondere l'uno all'altro chiedendolo di fare tale o tale cosa difficile: ma tu pensi che sono Padre Charbel, per chiedermi tutto ciò? Non posso vivere come Padre Charbel o lavorare come lui"[158].

         "E noi laici, tutte le volte che abbiamo visto Padre Charbel in tale stato, inginocchiato sempre per terra, in silenzio continuo, ed in una preghiera senza interruzione, e tanta devozione nella Santa Messa, e nei suoi lavori duri come il lavoratore il più umile, e nel vestito poverissimo, e mai preoccuparsi dalle cose di questo mondo, si dicevamo Beato questo monaco, egli ha vissuto nella Fede, nella Speranza e nella Carità, come i Santi, e gli eremiti di quei tempi dai quali si parlava nella vita dei Santi. E la nostra fede si aumentava, lamentandosi del nostro attaccamento alla vita passeggera di quaggiù"[159].

 

12- L'eremita Alichaa... il Direttore Spirituale di Charbel 

Alichaa "il santo" ha scoperto il carisma di Charbel, da quando egli lo ha conosciuto novizio, nel convento di Annaya... E come si vede, che Charbel andava trovarlo nell'eremo, per "essere il suo Direttore Spirituale" probabilmente all'inizio della sua vita monastica...

E dopo i Voti di Charbel con Fra Youssef Abdelli, è stato presa la decisione, come si vede, di lasciarli tutti i due Frati lavoratori, e non candidati al Sacerdozio... e "Charbel è rimasto ad Annaya per 3 anni"[160].

E dopo che Roma abbia nominato L'Abbate Generale e il suo Consiglio, nell'anno 1856, e di loro il Santo NeemetAllah AlHardiny Assistente Generale, il suo fratello Padre Alichaa lo ha chiesto di mandare Charbel al convento di Kfifan[161], per studiare e per diventare Sacerdote"[162], vedendo in lui, nello Spirito, un Santo Prete...  

 

13- L'alluno di San NeemetAllah AlHardiny 

         "Ed egli fu scelto per abbracciare la Vita Sacerdotale"[163], "Ed i suoi Superiori lo hanno mandato alla scuola del convento di San Cipriano Kfifan, per studi al Sacerdozio. Ed era direttore di quella scuola allora, l'uomo del bene, della devozione e della scienza, il defunto Padre NeemetAllah AlKafry. E Fra Charbel in questo luogo di Santità e di Scienza, ha trovato quello che desiderava la sua anima. E lì (a Kfifan), abbia ottenuto una buona parte della Teologia Morale e Dogmatica, grazia al suo buono studio ed il suo zelo, studiando ancora la lingua siriaca e la lingua araba, ed una buona parte più abbondante ancora di Virtù Monastiche e Cristiane"[164], "Ed era Un Esempio per tutti, durante la sua vita di studio a Kfifan, senza essere mai punito, ma i suoi superiori lo lodavano e lo apprezzavano moltissimo"[165].  

         "Ed, a Kfifan, egli aveva due direttori spirituali: Padre NeemetAllah AlKafry che fu poi Superiore Generale, e il Padre NeemetAllah AlHardiny. E Padre Charbel era molto laborioso e tanto intelligente, e di persona ho visto che era molto bravo nella lingua siriaca e nella Teologia Morale. Ed ho saputo anche dalla sua vita, e da coloro che hanno conosciuto e hanno vissuto con lui"[166].

         "E davanti numerosi monaci, dai quali era presente anche Padre Youhanna ElAndary che fu l'Ex-Superiore Generale, Padre NeemetAllah ElKaddoum Alkafry ha detto: il più bravo e il più intelligente nel conoscere La Teologia da me, è Fra Charbel. E quando Padre Alkafry si assentava dal convento, Padre NeemetAllah AlHardiny insegnava al suo posto. E tutti i due sono un esempio vivo di Virtù per gli alunni"[167], e poi egli ha aggiunto: "Fra Charbel è il più bravo, da me, in Teologia"[168].  

         "Ed egli era intelligente e laborioso. Era bravissimo in Teologia Morale. E sentivo che i suoi Superiori e suoi maestri erano contentissimi di lui, lodando sempre le sue Virtù, ed il suo comportamento religioso perfetto"[169], ed "era bravissimo nei suoi studi di Teologia, e specialmente in Teologia Morale. Ho saputo questo, dai dialoghi miei con chi lodavano le sue Virtù e la sua devota persona. Ed io contestavo dicendo: può darsi che egli sia così, per il motivo della sua semplicità e la sua educazione del villaggio. E la risposta mi fu certa, che egli non era dai semplici, ma era di un'intelligenza grandiosa, ed era il primo nei suoi studi di Teologia, secondo quello che lo permettevano le circostanze del suo tempo"[170].  

         "E lungo il periodo della sua permanenza a Kfifan, era il modello della vita laboriosa e dell'obbedienza ai suoi compagni. E durante quel periodo, egli s'inginocchiava sulla pietra della chiesa, al solito posto. E non c'erano in chiesa banchi, neppure inginocchiatoio. Ed il suo inginocchiarsi indicava la sua grande e piena devozione, e invitava gli altri studenti, vedendolo così, alla devozione anch’essi"[171], "ed egli era ornato di tantissime Virtù che spingevano gli altri a chiamarlo Santo"[172], e "AlHardiny ha detto: ho un alunno Santo, ed egli è Fra Charbel Bekaakafra"[173].

14- Una madre devota[174] 

         "Ed alcune donne di Bekaakafra lavoravano nella seta del baco per fabbricare camice. E Brigita nel fare questo lavoro, al sentire le campane della chiesa per la preghiera serale del sabato-domenica, lasciava tutto fino al lunedi mattina, per partecipare alla preghiera dei vespri. Ed era abituata a digiunare fino a mezzo giorno, tutti giorni. Ella è rimasta così fino ai suoi ultimi giorni terreni. Ella non mangiava carne né prodotti animali per voto, ed andava confessarsi da un Prete carmelitano dai monaci carmelitani di San Sergio a Beccharré, di una volta ad un'altra. Ed a questo Confessore, ella ha parlato del suo voto di non mangiare carne e prodotti animali per tutta la sua vita, ma egli lo ha permesso di digiunare e non di non mangiare mai la carne ed i prodotti animali per tutto l'anno, dicendola: tu ti trovi obbligata a gustare il cibo con la carne e tali prodotti, che tu fai per la tua famiglia. E tu non puoi preparare due cibi sul fuoco. Perciò, tu devi mangiare dal cibo della famiglia. Ed al posto di questo permesso di mangiare la carne ed i prodotti animali, tu pregherai ogni giorno cinque diecine del Rosario"[175].

 

15- "Per servire e non per essere servito" (Mc 10/45) 

         "Sono stati ordinati i nostri figli Atanasios di Toula AlJebbet, Fra Charbel di Bekaakafra, Fra Iclimos AlDaraouny, e Fra Youssef AlDaraouny Monaci Libanesi, Cantori e Lettori, e Portatori delle Candele, e Sotto-Diaconi il 22 di luglio l'anno 1859. Ed il giorno seguente erano stati ordinati Diaconi, e Sacerdoti, sull'Altare del convento di San Cipriano Kfifan, e nella chiesa di Nostra Signora di Bkerki"[176], "e la loro Ordinazione fu da Sua Eccellenza il Vescovo Youssef Almarid"[177].

16- Egli non è più ritornato a Bekaakafra 

"E dopo di essere ordinato Sacerdote, è venuta Wardet la figlia di Hanna il fratello di Padre Charbel, con un gruppo dei suoi familiari, per fargli gli auguri per la sua Ordinazione Sacerdotale, chiedendogli di venire al suo villaggio Bekaakafra per celebrare una Santa Messa lì, e la sua risposta fu: il monaco venuto al convento, una volta ritornato al suo villaggio, di ritorno al convento, deve entrare al noviziato di nuovo"[178].

         "Ed in verità, da quando egli ha lasciato Bekaakafra, non è più ritornato lì"[179], ed "era esempio ad imitare, per la sua perfetta osservanza per l'Obbedienza, la Castità e la Povertà, nelle mani dei suoi Superiori, senza mai fare una cosa da testa sua, ma egli era come uno strumento nel mano dell'Obbedienza. Il suo lavoro, in gran parte, era nei campi. Ho saputo tutto ciò da quando ero nel mondo. Dicevano sempre che, egli pregava e lavorava sempre"[180], ed "egli superava in tutto ciò gli altri monaci"[181].  

17- Nel convento di San Yaacoub AlHosn

(=San Jacobe della Fortezza) 

         "Ed alla fine dei suoi studi e di essere ordinato Sacerdote, egli è stato mandato al convento di San Yaacoub AlHosn (vicino Becheely e Douma-Libano Nord) nella Casa di AlBatroun, dove egli ha passato un periodo, isolandosi nella vita eremitica, di mortificazione e di preghiera"[182], e in data del 30/10/1859, egli ha eletto Fra Youhanna Bekaakafra, il vice del convento, a partecipare al Consiglio Generale[183], e il periodo della sua permanenza nel convento di San Yaacoub AlHosn fu insaputa, probabilmente per 3 anni, lungo il Consiglio 1859-1862[184]

         "L'uomo di Dio Padre Daniel[185] AlHadthy ha vissuto (anche) nel convento di San Yaacoub AlHosn, ed egli fu il suo Superiore entro l'anno 1845 e l'anno 1847 e poi entro l'anno 1853 e l'anno 1856[186], ed egli ha iniziato a costruire la sua chiesa[187], e probabilmente San Charbel abbia partecipato alla sua costruzione.   

 

18- Nel convento di Annaya        

"L'Ordine Libanese Maronita ha costruito, nell'anno 1820, alcune Celle ed un piccola chiesa nel luogo di un locale, dove stava la pista dove si prendeva il grano duro"[188], ma, di fatto "il 08 maggio l'anno 1839, fu l'inizio della costruzione del pozzo e dei locali in pietra e della chiesa. E la fine della sua costruzione fu il 20 ottobre l'anno 1841"[189].

         "E dopo il periodo passato nel convento di San Yaacoub AlHosn, non fu tardato il suo trasferimento in nome dell'Obbedienza al convento di San Maroun di Annaya, dove egli è divenuto monaco"[190], e, lì fu trovato il suo nome (Padre Charbel Bekaakafra[191]), nei Consigli del convento per l'elezione dei delegati dei conventi per gli anni 1868[192], 1871[193] e 1874[194], ed "egli era novizio con i novizi"[195]. 

 

19- Il miracolo dell'anno 1865 

         "Nell'anno 1865, le locuste (vedi, specie d’insetti saltatori), sono abbattute sulla zona di AlBatroun, ed il Governo non ha fato niente per rimediare"[196], ed i monaci hanno lavorato tanto per cacciare lontano questi insetti, ma essi non sono riusciti a farlo"[197], "ed in merito, il Padre Roukos (Rocco) AlMechmchany[198] ha chiesto a Padre Charbel di benedire l'acqua e di aspergerla nei terreni del convento, per evitare il gran danno fatale da quelle locuste, su agricolture ed alberi. E Padre Charbel, camminava con la sua acqua benedetta nei terreni dicendo agli insetti: mangiate di quello che è selvatico e lasciate quello che è per le raccolte domestiche. E così Dio ha salvato l'agricoltura del convento ed i suoi alberi di baco di seta, da quelle locuste"[199].  

 

C: Charbel Eremita

1- La fondazione dell'Eremo di Charbel 

"In data dell'anno 1798, i figli di BouRamya Boutros ed i suoi fratelli, di Ehmej, hanno preso la terra chiamata i prati dai figli di Melhem, chiiti, secondo un accordo da Hasan Melhem ed egli ha dato loro il convento della Trasfigurazione, situato sulla torre di tabour, ed i chiiti l'ho chiamavano Il Profeta Ras, e questi figli di BouRamya hanna dato i negozi al loro fratello Youssef...[200] e lo hanno aiutato con gli abitanti del villaggio per la costruzione di una chiesa ai nomi dei Santi Pietro e Paolo... ed Youssef ha lasciato il mondo e si è vestito del cappuccio dell'Ordine degli Adoratori, sulle mani del Patriarca Youhanna ElHélou... e da lui si è fato monaco Davide dopo 4 anni e fu ordinato Sacerdote... e tutti i due sono entrati nell'Ordine Libanese Maronita, offrendo il loro terreno a quest’Ordine, iniziando dall'anno 1814"[201]. "Ed il convento dei Santi Pietro e Paolo è divenuto eremo nell'anno 1828"[202].     

2- La descrizione dell'eremo. Il suo primo eremita 

         E "l'eremo si trova su una collina in forma del frutto del pino, a 1378 metri d’altitudine del livello del mare. L'eremo è di 1 solo piano terra, composta da due parti, una parte orientale ed una parte occidentale. Ed ogni parte è composta, a sua volta, da 3 celle per eremiti, con tetti di tronchi d'alberi e di legno. E la chiesa è fatta con il tetto di pietra interna, e ci sono due armadi, un armadio a destra del Sant’Altare, ed un altro alla sua sinistra, in forma d’arcata dentro il muro di pietra. Un armadio nel muro nord, ed una finestra nel muro sud, e l'eremo aveva una finestra di vetro. Ed, il Sant’Altare sul muro est, è consacrato ai Santi Pietro e Paolo, I Due Protettori dell'eremo, e la loro Santa Figura è appoggiata, sopra, nell’abside della chiesa. Il pavimento della chiesa è fatto da pietre semplici, ed il Coro è alto 25 cm del livello del pavimento, con pietre della montagna, e il Sant’Altare è di semplice legno, e a sinistra dell'entrata c'è un buco dentro il muro per la candela del Santissimo Sacramento. E nel muro ovest della chiesa, c'è l'entrata dei laici, direttamente in chiesa, per partecipare alle Sante Messe.

         E del corridoio che separa le celle, si passa verso oriente ad un locale aperto, con arcata. E nell'est dell'eremo, c'è una porta per la cucina separata da una cella molto povera e mal-illuminata, fatta come deposito per il legno da fuoco. E nell'eremo c'è un pozzo per raccogliere l'acqua della pioggia. E la costruzione della chiesa, fu con pietre tagliate, e le pietre dell'eremo sono di un’immensa semplicità. E l'eremo è circondato da una cinta di pietre, alta da 2 a 3 metri. L'eremo era sotto rischio delle tempeste e dei fulmini, ed è molto raro trovare un luogo come quest’eremo abitato in Libano, per la sua altitudine"[203].   

         "Ed il primo eremita di quest’eremo, fu uno del nostro Ordine, L'Uomo di Dio Padre Alichaa AlHardiny. Il 29 novembre 1829, egli ha ottenuto il permesso per farsi eremita all’eremo dei Santi Pietro e Paolo, dal Superiore Generale di allora Padre Abbate Ighnatios Bleibel. Ma, prima, Padre Alichaa fu eremita nell'eremo di Sant'Antonio di Kozhaya (Libano Nord) per 1 anno e mezzo. Poi, egli è passato, per ordine dei Superiori, all'eremo di San Maroun di Annaya, dove egli ha vissuto per 44 anni e mezzo"[204], "ed era innamorato del lavoro manuale, ed è stato lui a mettere il pavimento, portando da lontano le sue pietre. Ed ha piantato anche la vigna all'est dell'eremo, e ha preparato con lavori durissimi la terra, per farla terra buona per l'agricoltura"[205], e Dio ha fatto tantissimi miracoli sulle sue mani[206].

 

3- L'opinione dei due "maestri" di Charbel nella vita eremitica 

         "Il Santo NeemetAllah AlHardiny ha visitato una volta suo fratello l'eremita Padre Alichaa. E durante il dialogo tra loro, Padre Alichaa lo ha detto: è bene per te che tu lascia il convento per venire passare il resto della tua vita nell'eremo, dove c'è il silenzio e la calma, lontano da ogni chiasso, e cui pregherai con comodità, e la risposta del suo fratello San NeemetAllah fu: coloro che si sforzano nella vita comunitaria hanno più merito [86], nel supportare, nella pazienza e nel non fare secondo la nostra volontà, e nel supportare i deboli. E la vita in comune, è considerata dai Padre dello spirito come un martirio continuo, perché non è bene che il monaco faccia quello che gli piace, secondo il suo carattere e la sua moralità. Ma, egli deve sempre vigilare a non fare quello che causera del male ai suoi confratelli. Ed egli deve essere prudente nel suo comportamento, evitando quello che scandalizza i suoi confratelli"[207], "e l'eremita viva secondo sé, ma al convento il monaco è comandato nell'obbedienza. E all'eremo non c'è né tentatore né dispetti, ma con la comunità, questo c'è"[208].

 

4- Lo stato dell'Ordine prima del passaggio di Charbel all'eremo 

         "Dopo il Consiglio dell'anno 1832, nel quale è intervenuto il Patriarca Maronita, nominando l'Uomo di Dio Padre Moubarak Houlayhel[209] Superiore Generale, si sono cominciati nell'Ordine dei partiti[210], che hanno suscitato in seguito il fatto che ogni monaco sia monaco nel suo villaggio[211]. E malgrado il fatto di conservare lo spirito monacale, la vicenda di mettere il monaco nella sua zona di nascita[212] è cresciuta... Mentre i conventi di Jbeil e del nord del Libano sono rimasti in comune per i monaci delle due zone, fino alla nomina di Padre Efrem Geagea Superiore Generale l'anno 1862.

 

5- La politica religiosa del Padre Generale Efrem Geagea 

"Il Padre Generale era per mettere i monaci di tale o tale zona, nelle loro rispettive zone di nascita[213], perciò egli ha svuotato i conventi di Jbeil dai monaci del Nord[214], fondando il convento di San Semaan AlKarn e la scuola di Ban nel nord[215]... lasciando la Sede Generale dell'Ordine a Tamich, per lunghi periodi nel convento di Kozhaya e del convento di San Semaan AlKarn[216] (vedi, nel Libano del nord).

 

6- Il convento di Annata fino al passaggio di Charbel alla vita eremitica 

         Ed il convento di Annaya, fu per i monaci della zona di Jbeil, specialmente quelli di Mechmech[217], ed hanno cominciato a diminuire il posto di Padre Alichaa AlHardiny il quale era come superiore nel suo eremo e sapeva gestire benissimo le cose. Il Patriarca Maronita ha divulgato il suo nome per farlo Superiore Generale dell'Ordine l'anno 1856[218], come soluzione al problema dei due partiti, di allora, essendo lui il più famoso dei monaci per la sua scienza, le sue virtù e la sua buona gestione[219], sapendo gestire molto bene le offerte dell'eremo, comprando 50 terreni e 9 doni entro l'anno 1833 e l'anno 1870[220], senza quello che era stato venduto dopo il suo decesso[221] e dopo l'anno 1870, la data dell'ultimo dono offerto alle cure delle sue sante mani, è accaduto, come si vede, una discordia tra lui e il Padre Roukos AlMechmchany. E dopo di lui, con Padre AbdAlmasih[222] aiutato da Padre Roukos Mechmech e Padre Antoun Mechmech; ed essi hanno chiesto ad un malfattore di picchiare Fra AbdAllah AlBany[223] il suo assistente, e lo hanno ferito, e ciò ha dovuto l'intervento del Padre Generale Geagea, intervento dopo il quale l'eremita ha dovuto lasciare la gestione dei terreni. Ma, i "monaci" vogliono tutto, e "Padre Antoun Mechmech è venuto prendere per la forza le capre dal pastore". Questo ha spinto l'eremita a scrivere al Patriarca, chiedendo il suo aiuto nella Misericordia di Cristo[224].

7- Alichaa chiede Charbel con il Coraggio dei Santi 

         Essere monaco in zona sua, questo ha diviso l'Ordine in 5 grandi gruppi, ogni gran gruppo era composto di piccoli gruppi di monaci familiari l'una all'altro, o dello stesso villaggio[225], mentre Padre Alichaa che vuole tanto bene al suo Ordine, dispiacendosi di quello che sta succedendo in essa, ha sempre lavorato per il bene del convento di Annaya e per l'Ordine, senza partire per il Nord, e senza fuggire alle persecuzioni, ma al contrario, egli ha chiesto Charbel, dal Superiore Generale Padre Efrem Geagea, il quale aveva una grande stima per Padre Alichaa l'eremita, stimando le sue virtù e la sua buona gestione delle cose ed, essendo anche il fratello del "Santo di Kfifan"[226], e per voler bene a questo Padre Alichaa-eremita, il Padre Generale lo ha lasciato Padre Charbel, senza prenderlo per il Nord. E Padre Alichaa lo ha chiesto anche dal Padre superiore del convento Roukos AlMechmchany, ma egli lo ha rifiutato all'inizio?!... Ma, quest'ultimo ha accettato ciò, dopo il miracolo della lampada[227] che è avvenuto, probabilmente, nel luglio dell'anno 1869. "E Padre Charbel ha accettato subito"[228] (vedi: di andare da Padre Alichaa all'eremo), per diventare ufficialmente il suo ereditario, dopo il suo decesso ed il suo funerale[229]... per essere Universali Tutti I Due... e Campioni di Santità...

 

8- Acqua nella lampada (Mt 25/1-13) 

         "Padre Charbel, quando era al convento[230], nel periodo del superiore Padre Roukos Mechmech, egli lavorava nei campi, come i più umili dei servitori. Una notte, egli custodiva le capre del convento[231], nel periodo della raccolta del grano duro, e lì, con il convento, furono tanti lavoratori per la stagione della mietitura. E dopo la cena dai monaci, i mietitori a cena erano 30 persone, i servitori erano al servizio della tavola, ed il monaco Krarji[232] del convento era impegnato nel servire i mietitori[233], "egli (Padre Charbel) lo ha chiesto a tavola, a cena, a metterlo dell'olio nella sua lampada. Ed il monaco responsabile della riserva dei cereali lo ha sgridato, dicendolo: perché non sei venuto, prima, di giorno?

E Padre Charbel lo ha risposto: "Ero nei campi"

Ed, il krarji: "Come punizione, tu non avrai olio questa notte. Vai". "E Padre Charbel in piena obbedienza, è partito tornando nella sua cella"[234].   

"Ed i servitori avevano messo in strada suo un banco attraverso, per bloccarli il cammino, cosa che lo ha causato di cadere per terra, ma lui è rimasto sereno, senza una parola e senza mai lamentarsi. E Saba lo ha seguito"[235], "il quale non aveva superato ancora l'età di 13 anni"[236], "ed era servitore, quell'anno lì, nel convento, chiedendoli la lampada, facendo finta che egli lo voleva riempire d'olio, ma in realtà"[237], "lo ha riempita acqua del recipiente delle cenere del legno"[238], "ed in risparmio dell'olio, il superiore ha chiesto al krarji di non dare dell'olio a nessuno"[239], "e l'ordine lo ha chiesto di persona il superiore al krarji"[240], "e Padre Charbel ha ripreso la lampada e lo ha accesa. E la luce è venuta fuori. Ed il superiore"[241] "in assenza di Charbel, ha chiesto ai monaci di non accendere più la luce nelle loro celle dopo il campanèllo del riposo notturno, ed il superiore si è svegliato di notte per una cosa, ed ha visto la luce"[242] "ed, egli è uscito dalla sua cella, cercando da dove esce questa luce, e lo ha trovata dalla cella di Padre Charbel".

         "A vederlo, il superiore lo ha detto: non hai sentito il campanèllo? Perchè non hai spinto la tua lampada? Non hai professato la povertà? Ed egli si è messo in ginocchio chiedendo il perdono, dicendolo: sono tornato dai campi, ed aveva delle preghiere, ed è fatto"[243], "e che egli non sapeva di tale proibizione[244], e (in quel momento) Saba era fuori nelle vicinanze delle celle del Padre superiore e del Padre Charbel"[245], "ho detto (Saba) al Padre superiore: sono andato a prendere l'olio per la lampada di Padre Charbel, ma il krarji ha rifiutato di darmelo, e di ritorno, sono passato per il recipiente delle cenere in acqua, e da lì ho riempita d'acqua la lampada di Padre Charbel. E subito, il Padre superiore ha aperto la lampada di Padre Charbel, svuotando il suo contenuto in un vaso, ed egli ha verificato che, dentro, fosse dell'acqua, e non dell'olio. In quel momento, egli si è emozionato molto, a chi stavano attorno a lui, raccontando loro l'accaduto[246], ed il miracolo fu diffuso in tutto il convento"[247].

         "E dopo quest’evento, la mattina del giorno dopo, il Padre superiore ha chiamato Padre Charbel, dicendolo: Se tu vuole servire gli eremiti, io sono per".

         "E Padre Charbel lo ha risposto: Fra il mio desiderio e l'ordine del Padre superiore, c'è una gran differenza. Io ho fatto i miei Voti. Ed il Professante non può agire secondo la sua propria volontà, perché essa non è più per lui. Se lei mi lo chiedete a nome dell'obbedienza, io obbedisco e vado"

         "Ed il Padre superiore lo ha detto: Vai. Padre Charbel si è inginocchiato davanti al superiore, chiedendolo la sua benedizione. Il superiore ha pregato su di lui, dandolo la sua benedizione. Padre Charbel si è rialzato ringraziando e in fretta, raccogliendo i suoi libri spirituali, ed i libri delle sue preghiere dentro il pezzo del tappetino fatto a base delle pelli di capre: il suo materasso e sua copertina, avvolgendo attorno una piccola corda. E lo ha messo sul suo dosso. E passando visitando Il Santissimo Sacramento in chiesa, egli è salito all'eremo"[248].

 

9- Perché egli fu mandato all'eremo?! 

         "Padre Charbel era pieno di zelo verso la vita eremitica, lontano dal mondo. E questo suo santo desiderio fu noto nel momento della sua Ordinazione Sacerdotale, quando egli chiese di continuare i suoi lavori manuali che egli faceva prima dell'Ordinazione Presbiterale. Ed egli ha messo nelle mani dell'Autorità Monastica il fatto del suo soggiorno nel convento di Annaya, convento lontano delle case e della gente, essendo lì, i monaci dopo le preghiere comune e le meditazioni, andavano ai lavori dei campi, come lo facevano gli antichi monaci".

         "E questi ultimi tempi, lavorare nei campi è raro per i Padri, visto il bisogno pastorale nelle Parrocchie di loro, perciò, il fatto che Padre Charbel era ancora nel convento e nei campi, era un fatto rarissimo, e tutto ciò è dovuto alla sua convinzione di tale stato. E credo ciò era per essere nel silenzio e nella solitudine: non soltanto dalla gente del mondo, ma anche dai suoi confratelli. Ed il suo innamorarsi della povertà completa o per le sue mortificazioni penose e strane, hanno spinto i superiori a lasciarlo fare, senza la sua richiesta. E lasciarlo nel convento per evitare la perdizione di qualcosa del suo altissimo spirito, se egli sarà destinato al servizio delle Parrocchie"[249] "ma, lo hanno lasciato nel convento, per imitare il suo buon esempio nella preghiera, nella Santa Messa, nel lavoro, e nei discorsi di Sacra Teologia, e per sentire certe volte le Confessioni degli uomini"[250], "poi, egli fu mandato all'eremo, per il fatto che i suoi superiori abbiano visto in lui già uno che viveva da eremita fuori l'eremo"[251], "e la sua vita eremitica nell'eremo, fu un seguito alla sua vita monastica che egli ha cominciato al noviziato... e la sua vita nel convento è rimasta la stessa nell'eremo. Ed in verità, egli fu chiamato miracolo tra gli eremiti"[252]

         "Ed egli, già nel convento fu un grande eremita. Non lo ho mai sentito affermare che era stanco, aveva fame o aveva sete"[253], "ed egli ha vissuto come eremita dal suo ingresso nell'Ordine"[254], "ed il suo passaggio all'eremo non fu di propria domanda sua, ma nell'obbedienza ai suoi superiori. Essendo egli uno non chiedeva mai quello che lo piaceva, e specialmente la sua vita nel convento era vita d'eremiti. E il suo merito nell'eremo, fu lo stesso di quello nel convento"[255].

         Ed un'altra opinione: i suoi confratelli monaci non potevano più sopportare la sua Santità, essendo "il suo esempio un richiamo ai monaci e agli eremiti tutti, e non soltanto a quelli pigri, ma a quelli che erano conservatori ancora. E se capitava a qualcuno di mangiare un grano d'uva, vedendo Padre Charbel davanti, per timidezza non lo venivo più di farlo"[256].

10- Il servitore di Padre Alichaa 

         "Il passaggio di Padre Charbel all'eremo non fu da lui, perché egli non chiedevo niente per se, aggiungendo a tutto ciò che la sua vita nel convento era già una vita eremitica, ed è stato l'eremita Padre Alichaa AlHardiny a chiedere ai superiori Padre Charbel, ed egli ha subito obbedito"[257], "e quando mi sono fatto monaco[258], e sono venuto al convento di Annaya per abitare lì, Padre Charbel in quel periodo era già partito per l'eremo. E lì, all'eremo, abitava con Padre Alichaa ed un altro monaco che gli serviva tutti i due"[259], "ed, era sempre obbediente a Padre Alichaa AlHardiny"[260], "ed egli serviva tutti i suoi confratelli eremiti"[261], "e, specialmente Padre Alichaa AlHardiny, prendendo per lui quello che lo serviva dal convento, come il cibo e il bere, e servendo La Santa Messa per lui. Ed egli veniva certe volte celebrare La Santa Messa al convento, quando gli mancava qualcuno per servirlo La Sua Santa Messa su all'eremo. Ed è rimasto così per 6 anni"[262].

 

11- Egli ha benedetto per loro la giara dell'acqua 

         "Quando Padre Semaan Ehmej c'era ancora nel mondo, prima del suo ingresso nell'Ordine[263], le locuste che divorano tutta l'agricoltura hanno invaso la loro zona. Questo ha spinto gli abitanti di Ehmej a chiedere a Padre Charbel di benedirli l'acqua per aspergere con essa le loro vigne ed i loro campi, come protezione contro quelli insetti molto pericolosi per le terre. Ed egli in fatto ha benedetto loro la giara dell'acqua, e l'ha portata Padre Semaan di persona, portandola direttamente a loro, benedicendo con essa le loro vigne nel vicino dell'eremo, e così esse furono salvati al completo"[264].  

12- Alichaa ha lasciato come testamento

Padre Charbel suo successore 

         "E dopo che Padre Alichaa abbia vissuto nell'eremo di Annaya per 44 anni (quarantaquattro) e mezzo, egli è deceduto il 13 di febbraio l'anno 1875, all'età di 76 anni, armato dai Santi Sacramenti. Il suo decesso fu naturale, per la sua età avanzata. Egli è rimasto lucido fino all'ultimo minuto della sua vita terrena. Ed, il suo funerale solenne fu di domenica, il 14 febbraio, nel cimitero del convento di San Maroun, dentro una cassa di legno"[265], "ed, il Padre superiore Elias AlMechmchany[266] ha dato ordine a Padre Charbel a farsi eremita[267] all'eremo, ufficialmente. E questo era il buon desiderio del suo cuore. E su, all'eremo, egli fu eremita con l'eremita Padre Libaos[268] AlRamaty"[269]

13- Padre Charbel abbandona il stile economico di Alichaa 

         "Dagli eremiti prima di lui, esisteva un’abitudine che proibiva tagliare legno dalla foresta dell'eremo, visto la sua vicinanza del convento, ma essi dicevano: prendete legno dai luoghi lontani non protetti. Ma, Padre Charbel, ha abbandonato l'abitudine dei suoi predecessori, lasciando l'affare alla prudenza e alla saggezza del Padre superiore. E così, egli fu condotto dall'obbedienza, per tutta la sua vita, d'un modo cieco. E la stessa cosa, diciamola per le offerte ex-voto ed altre cose, che gli altri prendevano per comprare proprietà per il convento, ma, Padre Charbel dava queste offerte al suo servitore, poi al superiore affinché egli  facesse quello che vede si deve fare, senza che Padre Charbel dava la minima opinione a proposito, credendo che quello che accadeva su ordine dei superiori, era bene ed il più bene senza eccezione alcuna"[270].

14- Il decesso della madre di Charbel[271] 

         "Il 02 di giugno l'anno 1875 del Signore, ha reso la sua anima a Dio, nella Fede della Vera Chiesa di Cristo, la moglie del Curato Abd Alahad Makhlouf, armata già dai Santi Sacramenti, ed ella è deceduta in presenza del Curato Youssef Makhlouf. Ella era membro della Confraternita dell'Immacolata Concezione, e fu sepolto nel cimitero consacrato"[272].

15- Luna in mezzo alle stelle 

         "La sua vita all'eremo è la stessa da quella che egli viveva al convento, a differenza che all'eremo egli seguiva Il Statuto degli Eremiti"[273], "osservando le minime cose"[274], "e su all'eremo, egli ha potuto soddisfare il suo grande desiderio per una vita pienamente eremitica, pienissima di mortificazione e di misticismo, mangiando una sola volta al giorno"[275], "ed egli superava Il Statuto nelle mortificazione, portando il cilicio[276], ed un cintura di ferro sulla carne e sulla pelle. Tutto ciò per ordine[277] dei superiori"[278].

         "Egli era un eremita, non ho mai visto in vita mia un eremita come lui, nelle sue virtù e nella sua perfetta osservanza per Il Statuto. Neppure c'era uno come lui, in mezzo ai monaci devoti"[279], "ed egli ha superato tutti gli eremiti"[280], "egli era in mezzo loro (monaci e laici) come la luna di fronte alle stelle"[281], "eremita perfetto, diverso dei più devoti, monaci e laici, come lo è un grande albero di quercia da una piccola pianta selvatica"[282], "la sua vita è angelica celeste"[283], "in persona sua si identifica la castità, e la vita devota, e La Fede Viva, e La Speranza, e La Carità per Dio e verso il prossimo. E in lui, si notono i 3 Voti Religiosi, nelle loro immagine e nella loro essenza profonda. Non c'era per noi e per coloro che lo hanno conosciuto un minimo dubbio dell'altezza della sua Santità"[284].

16- Servitore degli eremiti (Gv 13/14) 

         "Padre Macarios [285]AlMechmchany è entrato all'eremo di Annaya il 25 aprile l'anno 1880, con il permesso del Superiore Generale Padre Martinos Ghostawy[286], "e Padre Charbel veniva ogni tanto al convento per prendere per i due Padri eremita Macarios AlMechmchany e Libaos AlRamaty quello che serviva da mangiare e da bere per loro"[287], "portando sul suo dosso un sacco di pelli spinozi[288], nel quale portava la provizione dell'eremo per una settimana"[289], "essendo al servizio di questi due eremiti"[290], "considerando se stesso servitore dell'eremita Padre Macarios AlMechmchany"[291].

 

17- Ritorna all'eremo 

         "Fu chiesto a Padre Charbel di custodire, di notte, i citrioli d'Egitto. E la mattina, Padre Macarios ha trovato che furono mangiati dalle volpi. Egli a rimproverato Padre Charbel di questa negligenza. E la risposta di Padre Charbel fu: ho visto che le volpi erano piccolissime, ho preso compassione di loro, perciò non ho proibito ad esse di mangiare del campo. E, Padre Macarios, con rabbia, ha detto a Padre Charbel: Vai a dormire[292] nel convento. Egli è arrivato al convento tarde"[293], "ed egli è entrato nella sua cella vuota, trovandosi la lampada vuota d'olio, per il fatto che non lo ha utilizzata da anni!"[294]. "Egli è andato dal cuoco per riempirlo la lampada dell'olio. E la risposta del cuoco lui fu: colui che si occupa della riserva è partito, ed io non lo ho. Padre Charbel lo ha supplicato di darlo almeno pochissimo. Il cuoco, in quel momento, ha preso la lampada di Padre Charbel, mettendolo dentro dell'acqua"[295], "Padre Charbel lo ha accesa, e l'acqua è rimasto a lungo dando luce, molto di più che se fosse dell'olio dentro. Ed ho verificato ciò da coloro che hanno riempito[296] la lampada dell'acqua di persona"[297], "e 2 ore dopo il tramonto, è entrato Frate Francis (alkrarji)[298] la cella di Padre Charbel, trovando dentro la lampada accesa. Avvicinendosi da essa, lo ha guardato bene, prendendo paura e agitendosi, senza osare chiedere niente a Padre Charbel"[299], "e davanti a me Padre Elias AlMechmchany ha raccontato dicendo: è stato meso dell'acqua al posto dell'olio nella lampada di Padre Charbel, e Padre Charbel lo ha accesa, ed essa si è accesa. Di persona ho verificato il contenuto della lampada, trovando dentro dell'acqua"[300].

         "Dopo – il miracolo della lampada – il Padre superiore ha ordinato Padre Charbel a ritornare all'eremo dal quale fu cacciato da Padre Macarios"[301]

 

 

[3] Nella montagna del Nord Libano.

[4] = Giuseppe.

[5] Libanese Maronita.

[6] Padre Antonios Chebly, Causa di Canonizazzione di Charbel, 1955, p. 288.

[7] Wardet Makhlouf, in Idem.

[8] Bechir ElChahaby II il grande.

[9] Nel Shouf del Libano.

[10] Villaggio tra Zgortha e Tripoli/Libano del Nord.

[11] L'Eremita di Annaya, Chebly, 10.

[12] Registro di Bekaakafra, n. 1, prima della numeratazione, sulla 1°  pagina strappata.

[13] Wardet Makhlouf, Causa di Canonizazzione di Charbel, 1955, 288.

[14] Nella zona di Zghorta/ Nord Libano.

[15] Suo marito.

[16] San Charbel.

[17] Testimonianza di Aida ed Aziz El-Chediac, e di Habib Arida.

[18] Ubriàco in Dio, 44.

[19] Bekaakafra.

[20] Curato Boulos Makhlouf, Verbale  dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 121.

[21] Vedi Registro n. 1, Bekaakafra, l'inizio del Registro dei Matrimoni e dei Decessi.

[22] Chebly ha dato la sua testimonianza dopo 35 anni dalle sue ricerche. Non ha scritto i dati dei battesimi dei fratelli e delle sorelle di Charbel nel suo libro L'Eremita di Annaya! Nonostante che egli abbia scritto in ivi il decesso del suo padre ed il matrimonio della sua madre, perché egli li ha trovato. Ma il suo scritto in questo Verbale che egli abbia trovato i dati dei battesimi dei fratelli e delle sorelle di Charbel, non è realtà! Perché il Registro inizia nell'anno 1830! e Youssef (San Charbel) è il quinto, e secondo Chebly è nato nel 1828, e come dire che egli abbia trovato i dati dei loro battesimi!? Si vede che Chebly abbia dimenticato dopo la lunghezza degli anni. O probabilmente egli parlava dei nascenti alla sua madre! (vedi, dal suo secondo matrimonio dopo il decesso del suo padre: Nota).

[23] P. Antonios Chebly, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 228.

[24] Ubriàco in Dio, 44.

[25] Calendario di Annaya, 8; AlTannoury, 1; Wardet Makhlouf, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 256.

[26] Registro di Bekaakafra, numero 1, 2.

[27] Ibidem, 8.

[28] L'Eremita di Annaya, Chebly, 11.

[29] Ho incoronato nel sacramento del matrimonio, o ho benedetto Il Sacramento del matrimonio...

[30] Registro n. 1 di  Bekaakafra, Matrimoni e decessi, 3.

[31] Fino al 25/10/1845 Registro n. 1, Bekaakafra, 25, il suo nome è rimasto Lahhoud Ibrahim, e il 23/4/1851, Tannous (il primogenito di Lahhoud) con il nome di Tannous Il Curato Abd AlAhad, Registro n. 1, Bekaakafra, 28, questo significa che egli è stato ordinato tra le due date su-indicate.

[32] L'Eremita di Annaya, Chebly, 11.

[33] Non c'è nessuna indicazione del Curato Abd AlAhad, nei Registri dei Battesimi o Matrimoni o decessi, a parte 3 decessi nella regione di Baalabek dove egli esercitava il suo Ministero Sacerdotale, 3 decessi ai quali egli non fu presente (Registro n. 1, Bekaakafra, Matrimoni e decessi, 113) come si vede, ed egli era Il Curato della gente originaria di Bekaakafra nella regione di Baalabek, ciò Deir AlAhmar e nei villaggi vicini.

[34] Probabilmente, il nuovo marito lavorava nella regione di Baalabek, prima della sua Ordinazione Sacerdotale, almeno in inverno. Fu questa la ragione per laquale i due bambini furono battezzati d'estate a Bekaakafra: "Tannous il 08 settembre 1834" (Registro n. 1, Bekaakafra, 8)... e "Nouh il 03 luglio 1837" (Registro n. 1, Bekaakafra, 2), e non fu citato il Battesimo della sua figlia. E la cosa che attira l'attenzione è che, egli non fu presente alle morte della sua moglie?!

[35] Challita Nakad, Testimonianza davanti a noi, l'anno 2006, in Bekaakafra, 92 anni.

[36] Curato Boulos Makhlouf, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 120.

[37] Eid Challita, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 116.

[38] E per più di informazione sull'ambiente del villaggio, in generale, come abitudine, lavori, abitazione e problemi... consultate Adib ElKassis, Il villaggio libanese, nei volumi di Chokry ElKhoury e Antoun Khayyat, Libano, 2001. Ed anche, Il villaggio libanese, civilità in via di scomparire, Anis Fraiha, Libano, Jarrous Press, senza data.

[39] Wardet Hawchab Makhlouf, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955,  288.

[40] Id.

[41] Vedi, Registro n.1, Bekaakafra.

[42] Vedi, La guida della grotta di San Charbel.

[43] Wardet Hawchab Makhlouf, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 288.

[44] AlTannoury, 2.

[45] Hanna ElKhaisy, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 119.

[46] Hanna ElKhaisy, L'Eremita di Annaya, 85. 

[47] Ibid., 84.

[48] Hanna ElKhaisy, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 118. (Nota: Con tanta devozione a San Charbel (Youssef), e con il suo santo aiuto, mi sforzò cui a tradurre, grosso modo, questa presente sua bellissima poesia).

[49] Hanna ElKhaisy, L'Eremita di Annaya, 85.  

[50] Charbel ha parlato cui, in diminuitivo, d'un acqua e non di una alluvione, per indicare che la gente, all'inizio, non hanno dato a quest'acqua forte nessuna importanza.

[51] La Bocca di AlMezrab e del Dosso AlQadib, sono due cime sul Monte AlMakmel, la montagna la più alta in Libano, 3080 m. di altitudine dal livello del mare.

[52] I Bedouini, pastori delle pecore.

[53] Cima.

[54] Ciò, all'inizio dell'alluvione. Erano sicuri di quest'acqua, senza aspettare quello che accadrà.

[55] "Passa cui", nel Nord del Libano, significa, prego, venga cui a passare la sera da noi, e a prendere un tazzina di caffé...

[56] Essi si misero a lavorare, preoccupati al serio, nel riparare i danni di quest'alluvione.

[57] Allontanando così i danni dalle loro case e dai loro terreni.

[58] Che è perso a causa di quest'alluvione, e la gente lo cercava.

[59] Si può leggerla così: Le sue scarpe.

[60] Vedi: le sue scarpe.

[61] Il suo indumento lungo come una soutana.

[62] A causa dell'acqua, al posto di prendere un camello, cavallo o asino, essi sono partite su una barca!

[63] Vedi, fiume chiamato così vicino Tripoli del Libano, e che ha la sua sorgente nella Grotta dei Santi sopra Beccharré.

[64] Dalle Foglie nelle mani del P. Dr Gaby Abou Samra; e Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, pp. 118-119. E, "il 23/5/1882, una alluvione ha portato grandi danni ai terreni e alle bestie, facendo morire una parte delle bestie. Alluvione mai accaduta, ed essa ha durato 48 ore", in Il Calendario di Annaya, 1.

[65] P. Efrem Nakad, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 122.

[66] In risposta alla domanda di P. Hanna AlJaji a Charbel, chiedendolo: cosa lavoravi in casa del tuo padre? (P. Hanania AlJaji, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 46).

[67] Eid Nakad, Il Cammino della Santità, anno 1°, 208.

[68] Wardet Makhlouf, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 288.

[69] Eid Nakad, Cammino della Santità, anno 1°,  208.

[70] Eid Nakad, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 114.

[71] Vedi: "O piccola stella".

[72] Hanna AlKhaisy, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 119.

[73] Eid Nakad, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 114.

[74] Libanese Maronita.

[75] Eid Nakad, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 114.

[76] P. Efrem Nakad, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 120.

[77] Hanna AlKhaisy, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 119.

[78] P.  Moubarak Tabet, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 111.

[79] IsKandar ElKhoury, Sotto-Prefetto di Alay (Monte del Libano), Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 245.

[80] L'Abbate Youhanna ElAndary, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 37.  

[81] Da Guida di Charbel in Bekaakafra, La grotta di Charbel.

[82] AlTannoury, 2.

[83] Da Guida di Charbel in Bekaakafra, La grotta di Charbel.

[84] Hanna AlKhaisy, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 119.

[85] Curato Boulos Makhlouf, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 120.

[86] Hanna AlKhaisy, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 119.

[87] Zio paterno di Padre Charbel ed il suo curatore.

[88] Registro n.1, Bekaakafra, 108.

[89] Id.

[90] Registro n.1, Bekaakafra, 112.

[91] Da Foglie, nelle mani di Mgr Antoine Zaarour.

[92] Registro n.1, Bekaakafra, Matrimoni e decessi, 7.

[93] Vedi: così si dice ancora per la celebrazione del Sacramento del Matrimonio.

[94] Registro n.1, Bekaakafra, Matrimoni e decessi, 7.

[95] E il 01 gennaio l'anno 1846, è nata Ghalyat figlia di Hanna Zaarour, e questo significa che questa figlia è deceduta. Registro n.1 Bekaakafra, 54.

[96] Registro n.1, Bekaakafra, 24.

[97] Eid Nakad, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 115.

[98] Tannourine/Nord Libano.

[99] Calendario di Houb, 29.

[100] Archivio del Convento di Nostra Signora dei Soccorsi, K-593.

[101] I monaci del nostro villaggio, 50.

[102] Archivio del Convento di Nostra Signora dei Soccorsi, T-661

[103] L'Eremita di Annaya, Chebly, 82.

[104] Vecchio Calendario di Kfifan, 9.

[105] Archivio del Convento di Nostra Signora dei Soccorsi, K-495.

[106] Archivio del Convento di Nostra Signora dei Soccorsi, R-481 e K-536 e T-219.

[107] I monaci del nostro villaggio, 51.

[108] Archivio del Convento di Nostra Signora dei Soccorsi, K-547, il 31/11/1841.

[109] I monaci del nostro villaggio, 50.

[110] Archivio del Convento di Nostra Signora dei Soccorsi, T-6, il 01/11/1847.

[111] Archivio del Convento di Nostra Signora dei Soccorsi, K-504.

[112] Archivio del Convento di Nostra Signora dei Soccorsi, R-481 e K-536 e T-219.

[113] Archivio del Convento di Nostra Signora dei Soccorsi, K-613.

[114] Archivio del Convento di Nostra Signora dei Soccorsi, K-553.

[115] Archivio di Bkerki, Cassetta 1875.

[116] Calendario di Kozhaya, p. 116, n. 213.

[117] Calendario di Kozhaya, p. 119, n. 232.

[118] Svelare il velo, 60.

[119] Il futuro San Charbel.

[120] Wardet Challita, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 288.

[121] Eid Nakad, Il Cammino della Santità, 208-209.

[122] L'Eremita di Annaya, 82.

[123] La data del 30/8/1848, Jbeil, R-113 e Y 598.

[124] Calendario di Mayfouq, 5.

[125] I doveri  del novizio, 92 e 93.

[126] Il Padre Generale ed Il Suo Consiglio, Lettera, in data del 30/8/1848, Jbeil, R-113 e Y 598. I doveri del novizio, 187 ss.

[127] P. Boutros Demian Mechmech, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 157.

[128] P. Elias Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 157.

[129] Eid Nakad, Il Cammino della Santità, anno 1°, 251.

[130] Ibid., 250.

[131] Attristarsi=diventarsi troppo triste, non gioirsi più, non uscire più per le visite, non mangiare più di quello che piace mangiarlo a colui o a colei per chi siamo tristi, e vestirsi del nero, con il forte velo, e non ridere più. E l'espressione in principio è, secondo Chebly, sia non triste, e probabilmente è stata presa male dal testimone, perché essa non ha senso se essa rimanesse così. Ma, non deve attristarti, ciòe, non deve essere triste per Youssef, perché egli è al convento dal Suo Signore... e per la tua tristezza su di lui, è morta la tua figlia... Dio ti ha provato! Espressione populari. 

[132] L'Eremita di Annaya, 73.

[133] Registro n.1, Bekaakafra, I decessi, 112.

[134] Eid Nakad, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 116 e L'Eremita di Annaya, 73.

[135] Jbeil, R-113 e Y 598.

[136] P. Antonios Chebly, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 230. E questo significa che egli è partito per il convento di San Maroun di Annaya nella stagione di seta, e probabilmente l'anno 1852 e non l'anno 1853 (perché c'è ne l'espressione che a Annaya, egli ha terminato il secondo anno del suo noviziato, e tale anno non significa 5 mesi!), e così si può dire che egli ha vissuto nel convento di Mayfouq 9 mesi, e nel convento di Annaya, come novizio, 17 mesi.   

[137] P. Youssef Khachan, I Quatro Astri, 40.

[138] Nel mondo religioso, della vita religiosa monastica, l'espressione "ha lasciato", significa che tale o tale ha lasciato il convento per propria decizione (Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 296), e questa parola fu scritta di fronte al nome di Charbel (Calendario di Mayfouq, 5).

[139] P. Antonios Chebly, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 230.

[140] L'Eremita di Annaya, 82.

[141] A proposito di Frate Charbel.

[142] Wardet Challita, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 289.

[143] Egli ha professato il 01/01/1833 nel convento di Houb, fu ordinato Sacerdote il 20/8/1838, è deceduto 09/1871 (I monaci del nostro villaggio, 54), ed era Superiore del convento di  San Maroun di Annaya entro l'anno 1848 e l'anno 1850 (I monaci del nostro villaggio, 251).

[144] P. Emanuele ElHaj, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 294.

[145] Il Cammino della Santità, anno 1°, 251

[146] Eid Nakad, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 294.

[147] Deceduto nel convento di Kfifan all'età di 68 anno, l'anno 1896, I monaci del nostro villaggio, 126.

[148] Calendario di Annaya, 8.

[149] P. NeemetAllah Neemet, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 201.

[150] Le parole cui sono di  Sua madre Brigita.

[151] Eid Challita, Il Cammino della Santità, anno 1°, p. 251.

[152] P. Semaan Ehmej, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 41.

[153] I Statuti dell'anno 1732, 2°: La purezza. E di Karaaly (uno dei 4 fondatori dell'Ordine (Libanese) Maronita, noi leggiamo il seguente: "Sappiamo tutti che, tanti Padri eremiti hanno attristato le loro madre ed i loro familiari, quando essi non  parlavano con loro, neppure guardare o stare insieme a loro, come lo è nella vita di San Semaan AlAmoudy (vedi, Il Stilita), e Padre Bimin e i suoi fratelli, e tantissimi altri" (La lenterna  monastica, 72).

[154] Fra Boutros Jawwad di Mechmech, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 36.

[155] P. Hananya Aljaji, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 45.

[156] Youssef Khalifé, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 282.

[157] Svelare il velo, 135.

[158] P. Francis Saliba AlSibriny, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 22.

[159] Boutros Moussa, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 85.

[160] In principio 5 anni! questo significa che egli è rimasto un lungo periodo ad Annaya, ma non 5 anni! ma 3 anni circa; Wardet Makhlouf, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 289.

[161] Vedi: Convento dei Martiri San Cipriano e Santa Giustina, nella campagna di AlBatroun (Nord Libano), vicino al convento di Kfarhay (Sede del 1° Patriarca Maronita San Giovanni-Maroun).

[162] E quello che verifica questo detto, è che i compagni di Charbel, i quali hanno professato i loro Voti nello stesso anno di lui, Atanasios Toula AlJebbet, il 27/3/1853, (I monaci del nostro villaggio, 75), Iclimos AlDaraouny il 27/4/1853, ed Youssef AlDaraouny il 25/12/1853, (I monaci del nostro villaggio, 95), questo significa che questi erano Frati lavoratori, e probabilmente per i loro comportamenti, è stata presa la decizione di ordinarli Sacerdoti, essendo di principio che lo studio Teologico dei Candidati al Sacerdozio, fu di 3 anni...

[163] AlTannoury, 2.

[164] Id.

[165] P. Elias Ehmej, La Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, S. 157 bis.

[166] P. Ibrahim AlHasrouny, Verbale, 1955, 105.

[167] P. Antonios Chebly, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 229-230.

[168] ElAndary, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 36.

[169] P. NeemetAllah Neemet, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 201.

[170] Sotto-Prefetto di Alay, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 257.

[171] P. Semaan Ehmej, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 41.

[172] P. Antonios Aalwan, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 126.

[173] P. Yousef Khachan, I Quatro Astri, 41-42.

[174] Abbiamo parlato cui della devozione della madre, per indicare l'influenza del comportamento di Charbel nella vita della sua madre!

[175] Eid Challita Nakad, Il Cammino della Santità, anno 1°, 255.

[176] Archivio di Bkerki, Registro delle Ordinazione, 7.

[177] Calendario di kfifan, 21.

[178] Hawchab Nakad, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 182.

[179] Il Cammino della Santità, anno 1°, 249.

[180] P. Semaan Ehmej, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 41.

[181] Wardet Makhlouf, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 291.

[182] P. Boutros Mechmech, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 89.

[183] Archivio del convento di Nostra Signora dei Soccorsi/Jbeil, K-501.

[184] Il Documento del Consiglio del convento di San Yaacoub l'anno 1862 si è persa, perciò non sapiamo se Padre Charbel era nel su-indicato convento o non. Neppure il suo nome c'è nel Consiglio del convento di Annaya dello stesso anno (Archivio di Nostra Signora dei Soccorsi/Jbeil, R-482), questo può indicare che egli era ancora nel convento di San Yaacoub AlHosn. Mentre il nome di San Charbel non c'è nei 2 Consigli dei conventi di San Yaacoub (Archivio di Nostra Signora dei Soccorsi/Jbeil, K-542) e di Annaya (Archivio di Nostra Signora dei Soccorsi/Jbeil, K- 537) l'anno 1865, ed il motivo, credo che sia:

P. Boutros Abi Younes il 22/6/1995, mi ha raccontato: il Superiore di Annaya (P. NeemetAllah Toula) ha chiamato San Charbel, dicendolo: vai a custodire la vigna dai lupi, e mandaci cui il suo custodi P. Antoun Mechmech per partecipare al Consiglio del convento, ed egli è andato subito. E questo racconto è in favore della data del Consiglio dell'anno 1865, per due motivi:

1- La presenza di P. Antoun Mechmech per la prima volta nel convento di Annaya, essendo prima monaco del convento di Nostra Signora di Almachnaqat (vedi: Archivio di Nostra Signora dei Soccorsi/Jbeil, R-468)

2- Il Consiglio in data di 20 settembre, fu nel periodo della maturazione dell'uva.

[185] Ha professato nel convento di Houb l'anno 1835, e fu ordinato Sacerdote l'anno 1838, deceduto in fama di Santità il 26/7/1884 (I monaci del nostro villaggio, 83). 

[186] I monaci del nostro villaggio, AlKaslik, 252.

[187] Vedi, Archivio di San Yaacoub AlHosn.

[188] Luce monastiche, volume n. 2, Centro delle Edizione Artistiche, Università di Santo Spirito – AlKaslik, Libano, 32.

[189] Cioè, il presente convento; 'scritto' su un pezzo di pietra sulla porta del vecchio convento di Annaya.

[190] AlTannoury, p. 2.

[191] - - Come era conosciuto dai monaci. E così egli ha firmato il suo nome.

[192] Archivio del convento di Nostra Signora dei Soccorsi/Jbeil, T-222.

[193] Archivio del convento di Nostra Signora dei Soccorsi/Jbeil, K-612.

[194] Archivio del convento di Nostra Signora dei Soccorsi/Jbeil, K-580.

[195] AlTannoury, 2.

[196] La vita e le Corrispondenza del Vescovo Youssef Frayfer, Vescovo Emerito di Aladquiet, la sua sede fu a San Youhanna-Maroun, Kfarhay (AlBatroun-Libano del nord), anni 1818-1889 (Personalità nella storia del Libano, 1) Dottor Michel Abi Fadel e Dottor Jean Nakhoul, 2005, 110. 

[197] Wardet Makhlouf, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 292.

[198] Che ha professato nel convento di Annaya l'anno 1837, ed è stato ordinato Sacerdote l'anno 1841, ed è deceduto nel convento di Mayfouq l'anno 1886 (I monaci del nostro villaggio, 180-181), egli fu il Superiore del convento di Annaya entro gli anni 1853-1856 e gli anni 1865-1871 (I monaci del nostro villaggio, 251), fu chiesta a lui di lasciare L'Ordine dal Patriarca Boulos Massaad (Archivio del convento di Nostra Signora dei Soccorsi, عAin – 1476).

[199] Padre Ighnatios Mechmech, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 66.

[200] Egli ha fondato L'Ordine Religioso per gli Adoratori, nel convento della Trasfigurazione, prima di mettersi d'accordo con L'Ordine Libanese Maronita ed entrare da loro.

[201] Vedi, Archivio di Annaya, 5-6.

[202] Svelare il velo, 107.

[203] Verbale “Dichiarazione sul non culto”, 37.

[204] Svelare il velo, 107.

[205] Ibid., 111.

[206] Ibid., 112-113.

[207] Verbale AlHardiny, 85-86.

[208] Ibid., 92.

[209] "Che amava moltissimo i poveri... Dio ha operato sulle sue mani tanti miracoli durante la sua vita e dopo il suo decesso, egli è deceduto l'anno 1864" (Calendario di San Sassine-Beskinta/Monte del Libano).

[210] Ciò essere per persone, specialmente i Padri: Ighnatios Blaybil, Emanuele AlAckar e AlMetainy, e Arsanios AlNihawy...

[211] Vedi i Consigli dei Conventi nell'Archivio di Nostra Signora dei Soccorsi, che concerne gli conventi come Houb (tutti i monaci sono da Tannourine) e Qartaba (tutti i monaci sono da Qartaba) ed Annaya (tutti i monaci sono in gran parte da Mechmech), e questa era la misura di fissare i monaci, come tale, ai tempi dei Padri Generali: Emanuele Salameh AlMatny e Emanuel AlChababy, che si sono succeduti l'uno all'altro, e Roma fu intervenuta nominendo per 3 volte AlHardiny Assistente Generale di un Consiglio Generale, e questo fu il primo intervento di Roma.

[212] Vedi: un regime ufficiale, al tempo del principato, nel Libano vecchio, ai tempi delle due prefetture, di Almoutasarrifia (governare a nome di) e del Grande Libano. E questo lo è così fino oggi nell'Ordine. E cui, questo significa essere costretti a lavorare ognuno per la sua zona.

[213] Questo fu, probabilmente, costretti a fare come nella politica del Patriarca di Bkerki che, ha voluto che il comandente dei maroniti sia di Kesrouan (vedi, Youssef Bek Karam, Corrispondenze per i  Governenti d'Europa e per i suoi popoli), e secondo Padre Maroun Karam, 3 personalità furono visati da Bkerki, ed egli sono: Youssef Bek Karan che fu espulso lontano, il vescovo Youssef ElDebs che fu accusato delle donne, e Efrem Geagea che fu deposto... e casciato fuori del suo Ordine. Ed essere anche costretto dalla politica dei Ex-Superiore Generali, specialmente Emanuele AlMtainy e AlChababy e Arsanios AlNihawy...

[214] Vedi: Archivio dei Soccorsi, I Consigli dell'anno 1865 fino all'anno 1874.

[215] I monaci del nostro villaggio, 201.

[216] Vedi, Le Lettere dell'Archivio dei Soccorsi entro l'anno 1862 e l'anno 1874, in gran parte non indirizzate a lui, ma a Padre Lorensios AlChababy, e queste Lettere ci fanno capire che egli non fu a Tamich, ma nel nord.

[217] Vedi: Archivio dei Soccorsi, i Consigli del convento di Annaya negli anni del periodo di Padre Alichaa eremita, la maggioranza sono da Mechmech, e vedi, una Visita Canonica l'anno 1897; Bkerki, Il Patriarca Youhanna ElHaj, dossier 18, n. 5227, p. 23; vedi, Efrem Nakad, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 124.

[218] Il Consiglio di Alshwadih, così conosciuto nell'Ordine Religioso.

[219] Vedi: I Consigli dell'Ordine, a cura del P. Dott. Elie Azzi.

[220] Vedi: Archivio di Annaya, 18-24 e 31.

[221] Vedi: Il Curato Mikhael Ramia, L'Eremita di Annaya, 42. E la causa della vendità, come si vede, fu un problema causato da Padre Roukos Mechmech, il quale ha firmato nell'1871 un attestato in favore di KhairAllah Chhadet che la venduta poì a Melhem Mansour a Beyrouth, il quale, al suo torno ha procurato un blocco su quello che entrera per il convento, secondo un decreto dal tribunale di Beyrouth. Ed egli vuole prendere proprietà, in mancanza di soldi... (Lettera dal Padre Elias Mechmech, il Superiore del Convento di Annaya entro l'anno 1875 e l'anno 1884, ed entro l'anno 1895 e l'anno 1897, in I monaci del nostro villaggio, 251, il 03/7/1875, al Patriarca Maronita, Bkerki n. 181, nella quale egli chiede l'aiuto del Patriarca, dicendolo: Padre Roukos non ha ottenuto il rendimento dell'attesto che egli ha firmato in favore di KhairAllah Chhadet, sopra-nominato!), da cui viene la persecuzione di Padre Roukos per Padre Alichaa, affinché egli recuperasse quello che ha perso nel tribunale, mettendo le sue mani sul denaro...  

[222] Che fu superiore del convento entro l'anno 1871 e l'anno 1875, I monaci del nostro villaggio, 251.

[223] Egli ha professato il 09/02/1859 nel convento di Kozhaya. Ed, egli è deceduto il 02/01/1912 a Kozhaya, anche (I monaci del nostro villaggio, 42-43), ed era per la parte nord, dell'Ordine, fu espulso dell'Ordine (Archivio dei Soccorsi, D – 580). 

[224] "Noi mettiamo nelle vostri mani quello che Vi abbiamo fatto sapere prima, e l'ordine della Vostra Beatitudine per esaminare le accuse contro il figlio spirituale della V. B. Il Frate AbdAllah ElBeainy, da parte di Padre Abdalmasih, superiore del convento, il quale, come lo sapete già, continua a persecutare noi, insieme ai suoi familiari. Tutto ciò è dal nemico del bene che vuole disturbare la nostra coscienza, volendo, questi nominati, casciarsi dall'eremo. Essendo Padre Roukos il nostro nemico. E noi, non abbiamo fatto nessun torto a lui, per mettersi d'accordo di nuovo. Ed il nostro lavoro all'eremo (usufrire dei doni in denaro all'eremo, per comprare a quest'eremo dei terreni), e come lo vediamo, non c'era niente in ciò contrario alla legge, neppure contrario ai Santi Comandamenti di Dio Santissimo. E questi, sopra-nominati, non sono fermati soltanto a fare i nostri nemici, ma egli hanno imparato a malfattori a farsi del male, invadendo di notte l'eremo e picchiando il nostro monaco assistente e lo hanno ferito. Abbiamo detto tutto ciò al Superiore Generale. E lui ci ha chiesto di lasciare i terreni ed altro. Ma, la sua bontà ci ha permesso di usufrire delle olive di Ain Kfaa (nota: nella campagna, all'est di Byblos, confine con il Nord Libano), per il nostro uso (soltanto quello che ci serve), e le capre per farsi un tappettino dalle loro pelle, o mesh (nota: vedi, sotto-abito, cuccito con i pelli delle capre, per mortifarsi, ad uso dei eremiti...), e per i visitatori dell'eremo, e tutto dipendeva dal Curato, su ordine del nostro Superiore Generale il figlio spirituale della V. B. E sempre si abattano contro di noi, senza che V. B. lo sà. Noi, sapendo che siamo i vostri figli spirituali prediletti, Vi chiediamo di bloccarli. E in questo tempo, è venuto Padre Antoun Mechmech, ed ha preso per la forza le capre dal pastore, minaciendolo, e dicendo delle brutte cose su di noi. In conclusione, chiedo a V. B., nella Misericordi di Cristo, di lasciarsi il monaco per il nostro servizio, essendo la nostra coscienza tranquilla con lui, ed egli è molto bene per il luogo. E la mia lingua è incapace di descrivere tutto. E tutto ciò è da Satana, che Dio lo cancella completamente. Ed io, mi metto pienamente nelle vostri mani, come la terra nelle mani di colui che lo fabbrica, ordinendomi tutto quello che volete, ed io lo faro subito considerendolo dallo Spirito Santo, in  piena obbedienza e devozione verso la V. B., e come sempre, io mando un baccio per i grani di terra che sono sotto i vostri santi piedi, e che Dio prottega sempre la vostra purezza, il 21 dicembre 1872. Il figlio spirituale di V. B., Padre Alichaa AlHardiny, il servitore dell'eremo di Annaya, Libanese" (Archivio di Bkerki, Cassetta n. 1878).

[225] Il fondatore dell'Ordine Karaaly ha proibito di fare come tale, nel suo libro, La lenterna  monastica, citando San Basilio, "È ingiusto che siano in un convento dei monaci messi d'accordo per 4, per 3 e per 2, perché colui che vuol bene ad uno più che agli altri, la carità perfetta non è in lui" (p. 150).

[226] Vedi: fratello del Padre NeematAllah AlHardiny, chiamato da sempre per "Santo di Kfifan".

[227] "E Saba ElOuainy - il momento del miracolo – non superava 13 anni di età" (Il Sotto-Prefetto di Alay, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 274), e Saba Tannous Moussa fu crismato il 19/6/1867 (Registro di Ehmej, 30), e l'età della Cresima era circa 10 anni, e Saba confirma che egli è entrato al convento all'età di 12 anni per servire il zio del suo papà il Padre Iclimos che è deceduto 1 mese dopo (vedi, ElOuainy, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 4) nell'anno 1869/04 marzo (I monaci del nostro villaggio, 181), e questo Saba è rimasto al convento, poì, per servire con colui che si occupava della riserva Frate Francis AlMechmchany, per 2 anni circa (vedi, ElOuainy, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 4), "e Charbel serviva l'eremita Padre Alichaa, e ciò per 6 anni" (Padre Efrem Nakad, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 124), e tutto questo si dice che il miracolo della làmpada è avvenuto nel mese di luglio (mese della raccolta del grano duro) l'anno 1969.

[228] P. Ighnatios Mechmech, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 63.

[229] Vedi: dell'eremita Padre Alichaa, per farsi eremita, come lui.

[230] Vedi: di San Maroun di Annaya.

[231] Svelare il velo, 139.

[232] Vedi: colui che si occupava dalla riserva dei cereali...

[233] Fra Elias AlMehriny, Il Cammino della Santità, anno 2°, 468.

[234] Saba Moussa ElOuainy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 6.

[235] Abate Youhanna ElAndary, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 43.

[236] Sotto-Prefetto di Alay, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 274.

[237] Abate Youhanna ElAndary, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 43.

[238] Le cenere del legno erano raccolte, per utilizzarle, in acqua, nel lavaggio degli abiti, al posto dei dettersivi che non erano in quei tempi: Sotto-Prefetto di Alay, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 258. 

[239] Id.

[240] Ibid., 259.

[241] Abate Youhanna ElAndary, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 43.

[242] Id.

[243] ElOuainy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 6.

[244] -- del superiore a proposito di non dare l'olio a nessuno.

[245] Abate Youhanna ElAndary, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 43.

[246] Vedi: questo miracolo che Dio ha compiuto sulle mani di Padre Charbel.

[247] Sotto-Prefetto di Alay, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 259.

[248] Fra Elias AlMehriny, Il Cammino della Santità, anno 2°, 469.

[249] P. NeemetAllah Mechmech, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 80.

[250] P. Elias Ehmej, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 87.

[251] P. NeemetAllah Mechmech, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 80.

[252] P. Louis Blaybel, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 141.

[253] P. Efrem Nakad, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 127.

[254] P. Elias Ehmej, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 87.

[255] Fra Elias AlMehriny, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 59.

[256] P. Francis Saliba AlSebriny, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 24.

[257] P. Ighnatios Mechmech, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 63. Queste parole non sono uguale alla realtà, perché Padre Charbel non fu neanche una volta il servitore dell'eremo, ma egli fu eremita, e compagno degli eremiti. Ma egli, nella sua grandissima e grandiosa umiltà, si è meso al servizio caritetevole degli eremiti, e del servitore dell'eremo.

[258] Il 17/01/1874, I monaci del nostro villaggio, 38.

[259] Padre Semaan Ehmej, L'Eremita di Annaya, 30.

[260] P. Hananya AlJaji, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 46.

[261] P. Youssef Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 67.

[262] P. Efrem Nakad, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 124.

[263] Circa o prima dell'anno 1871.

[264] P. Youhanna ElAndary, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 35.

[265] Calendario di Annaya, 52.

[266] Il 15 febbraio (vedi, del 1875 +A.D.), la data conosciuta, secondo la tradizione, fu la data dell'ingresso di Padre Charbel all'eremo.

[267] Non abbiamo trovato un testo canonico nel quale fu ordinato a Padre Charbel di farsi eremita all'eremo, come l'abbiamo trovato per l'eremita Padre Alichaa e gli altri eremiti. Da cui la domanda rimane aperta sul modo dell'ingresso di Padre Charbel all'eremo, non come servitore per gli eremiti, ma come eremita e compagno.

[268] Egli ha professato l'anno 1855. Fu ordinato Sacerdote l'anno 1865. Egli è entrato all'eremo di San Maroun, da Padre Alichaa, con il quale ha vissuto per circa 5 anni, ed è rimasto con Padre Charbel [117] per 18 anni. Egli è deceduto nell'eremo di AlQattara (vedi, del convento di San Challita, sopra il convento di Nostra Signora di Mayfouq, e l'Antico Patriarcato Maronita di Nostra Signora d'Ilige/La Regina dei Martiri, nella Monte di Byblos/Libano) il 07/8/1914 (Svelare il velo, 115-117; Calendario di AlQattara, 174).

[269] P. Efrem Nakad, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 124.

[270] P. Youssef Ibrahim AlHasrouny, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 108.

[271] Abbiamo citato il decesso della madre di Padre Charbel cui, visto che è accaduta all'inizio della sua vita eremitica.

[272] Registro n. 1 Bekaakafra, I decessi, 128.

[273] Fra Elias AlMehriny, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 55.

[274] P. Hananya AlJaji, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 44.

[275] P. Semaan Ehmej, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 41. 

[276] Vedi: sotto-abito, fatto a base delle pelle di capre, molto pizzicante, per motificarsi.

[277] Questa parola cui, può significare: per permesso?! O ogni cosa era per ordine dei superiori?!

[278] P. Roukos Mechmech, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 105.

[279] P. Elias Ehmej, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 87.

[280] P. Roukos Mechmech, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 105.

[281] P. Hananya AlJaji, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 44.

[282] P. Elias Ehmej, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 87.

[283] P. Semaan Ehmej, L'Eremita di Annaya, 30.

[284] Curato Mikhael Abi Ramia, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 71.

[285] Ha professato nell'anno 1871, e fu ordinato Sacerdote il 25/02/1875, egli è deceduto il 10 ottobre 1914. Calendario di Annaya, p. 60... "ed hanno trovato il suo corpo senza corruzione" Svelare il velo, 145.

[286] Svelare il velo, 144.

[287] P. Youssef Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 66.

[288] Pelo di capra.

[289] Chebly Chebly, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 189.

[290] . Youssef Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 66.

[291] P. Antonios Neemet, Verbale della  foto, 8.

[292] Questo non significa che Padre Macarios poteva cacciare Padre Charbel dell'eremo, ma la piena obbedienza di Padre Charbel, lo ha  spinto ad obbedire senza esitazione.

[293] P. Youssef Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 85.

[294] Come lo ha raccontato davanti a noi Padre Maroun Karam secondo Padre Youssef Ibrahim AlHasrouny.

[295] P. Youssef Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 85.

[296] Cui, al plurale, questo ci fà pensare che c'era presente lì un testimone con colui che ha riempito la lampada di Padre Charbel acqua.

[297] Curato Mikhael Abi Ramia, Svelare il velo, 139.

[298] Colui che cura la riserva del convento.

[299] L'Eremita di Annaya, 31.

[300] Hanna AlKhaisy, Verbale dell'esame della Santità di Charbel, 1926, 136.

[301] Come lo ha raccontato davanti a noi Padre Maroun Karam secondo Padre Youssef Ibrahim AlHasrouny.

 
 

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