A: Youssef Antoun: a Bekaakafra
1.
Una santa famiglia
"Suo
padre Antoun Zaarour "Abou Hanna=il papa di Hanna" di Bekaakafra, e la sua
madre Brigita Elias Yaacoub El-Chediac di Beccharré.
I suoi due fratelli sono: Hanna e Beshara, le sue due sorelle sono: Kawneh e
Wardet. Egli è il più piccolo. Il suo nome è Youssef,
ma egli ha cambiato nome entrando nell'Ordine.
Suo padre era un semplice contadino, come tutta la gente del suo villaggio,
vivendo dall'agricoltura della sua proprietà, e sua madre si occupava della
casa, ed erano devoti e buoni. Ed hanno fatto crescere i loro figli e le
loro figlie nelle Virtù Cristiane Vere".
2.
La morte dolorosa, nei trasporti forzati, del suo padre
"I
lavoratori del principe del Libano,
in quel tempo, facevano lavorare, per forza, coloro che avevano asini, per
il trasporto d’ogni tipo di grano a Beit-Eldin.
Nella stagione dell'anno 1831, Antoun Zaarour aveva un asino sul quale
lavorava nella zona di Mejdlayya,
lì era stato preso con l'asino per portare il grano da Mejdlayya, passando
per Jbeil, e farlo arrivare dopo a Beit-Eldin. E al suo ritorno da Jbeil per
Bekaakafra, egli si ammalò a Ghorfin, dove è deceduto e fu sepolto. E questo
fatto, lo troviamo nel Registro della chiesa di Nostra Signora a Bekaakafra,
e da lì l'abbiamo copiato: "Nel giorno 08 del mese d’augusto anno 1831,
Antoun a reso la sua anima a Dio, nel villaggio di Ghorfin/Jbeil,
nei lavori dai trasporti forzati da Mejdlayya a Beit-Eldine",
e "la sua vedova a preso a suo carico i loro figli e le loro figlie, aiutata
dal fratello del suo marito defunto, Tannous Zaarour".
3.
La nascita di Charbel ed il suo battesimo
"La
casa del nonno di San Charbel, per la sua madre Brigita, è sempre ad
AlKhaldyet.
Questa casa fu restaurata, da circa 15 anni, per diventare poi una chiesa. E
dicono che, Brigita (chiamata Bargeout) e la sua famiglia ed "il padre di
Hanna",
scendevano ad Alkhaldyé con le loro mucche per passare l'inverno e, a causa
della loro povertà. Lei aiutava i suo genitori nella raccolta delle olive,
dove essa rimaneva per quasi 4 mesi. E lì è nato Youssef,
d'inverno. Ed egli fu battezzato nella vecchia chiesa d'AlSaydet=Nostra
Signora di AlKhaldyet"
o "nella chiesa di AlSaydet=Nostra Signora di Bekaakafra".
"Quando (San Charbel) era nel suo villaggio
non c'era nella chiesa del villaggio un registro",
in fatto il registro n. 1 in Bekaakafra comincia nell'anno 1830,
perciò Chebly dichiara: "Non ho trovato, nei Registri dei Battesimi in
Bekaakafra, l'atto della nascita e del battesimo di Padre Charbel... Ma, ho
trovato nel Registro i battesimi dei suoi fratelli e delle sue sorelle,
e l'atto del decesso di suo padre e del decesso della sua madre, ed ho
intuito di tutto quello che ho trovato che Padre Charbel è nato nell'anno
1828"
" il 08 di maggio".
Ed un’altra opinione dice che: "Egli è nato l'anno 1833",
ma la data più logica fu: l'inverno o la primavera dell'1832, mesi dopo il
decesso del padre, ciò per 2 motivi:
- la madre fu ancora giovane, perché Il Signore l'ha dato due figli
dal suo secondo matrimonio, dopo il decesso del suo 1° marito: Tannous il 08
di settembre l'anno 1834...
e Nouh il 03 luglio l'anno 1837;
- Youssef è l'ultimo figlio dal suo primo matrimonio, ed è anche
molto probabile che sua madre fu incinta in lui, prima del decesso del
padre.
4.
Il secondo matrimonio della sua madre
(dopo il decesso doloroso del suo padre)
"2
anni e 2 mesi circa del decesso di Antoun Zaarour, Brigita si è risposata",
"Io, sottoscritto, il Curato Gerges (Makhlouf), ho benedetto pregando
il Sacramento del Matrimonio di Lahhoud figlio di Gerges Ibrahim e di
Brigita figlia di Elias ElChediac di Beccharré in una celebrazione
parrocchiale, nel mese di ottobre dell'anno 1833",
"e Lahhoud fu ordinato sacerdote
e ha preso come nome Abd AlAhad",
ma senza esercitare il Suo Ministero Sacerdotale a Bekaakafra, ma nella
regione di Baalabek.
E Brigita si è spostata con lui,
verso Chlifa e Btedii dove egli possedeva dei terreni".
5-
Lo zio-curatore
"(Youssef) era orfano (vedi: di padre) e viveva dal suo zio paterno
Tannous",
ed "egli l'ha curato con i suoi fratelli e le sue sorelle",
"essendo rimasti, dopo il matrimonio della loro madre, nella casa
del loro padre (vedi, defunto), e la loro madre veniva trovargli da un tempo
a l'altro. Ed essi prendevano cura gli uni delle altre, sotto la cura del
loro zio paterno Tannous, su-indicato, e dai loro familiari vicini".
6-
La scuola del convento di San Hawchab
"Padre Charbel imparava a leggere ed a scrivere secondo le usanze di quei
tempi, dai Curati del villaggio"
e dai suoi contemporanei Preti Curati: Gerges, Moubarak, Antonios, Youhanna
e Youssef dalla famiglia Makhlouf,
nel convento di San Hawchab, la scuola del villaggio in quei tempi,
"ed il mio nonno defunto mi ha raccontato che egli (Youssef) da fanciullo
portava sempre il libro nelle sue mani. E questo libro era un libro di
preghiera. Ed ho sentito dal mio nonno che egli era di dolce carattere,
obbediente ai suoi genitori e caritatevole verso i suoi fratelli e sorelle",
e Youssef è cresciuto, crescendo in età, scienza, virtù e in buone opere. Ed
era un esempio buono vivo in parole e in opere, fra i fanciulli del suo
villaggio. Pregava molto, e si confessava spesso e comunicava al Santissimo,
sempre".
7-
Ridere davanti la catastrofe
"Youssef
era prudente ed intelligente, ed egli faceva tante aneddoti",
ed "a lui piaceva l'umore certe volte. Ed i suoi aneddoti sono sempre
secondo la morale, al certo",
"Una volta, fu una pioggia forte accompagnata da alluvione, che ha toccato
Chaghourat,
località appartenente al paese di Beccharré (Libano del nord), e per
l'accaduto Youssef ha composto questa poesia (tipicamente libanese),
"ed egli lo ha detto, mentre imparava a leggere ed a scrivere, nella scuola
del villaggio, con i fanciulli i suoi compagni":
Houmaylat (=l'acqua)di
Tem (Bocca) di AlMezrab,
è
caduta su Chaghourat […]
Gli
Arabi
a Dahr
AlQadib hanno detto:
Dio
ci ha aiutato, questa è una occasione per il lupo
a
prendere una pecora ed una pecorella
Gli
abitanti di Beccharré hanno detto, all'inizio:
passiamo cui,
questa è una nuvola di passaggio
Ma,
quando l'acqua dell'alluvione fu arrivata a Beccharré,
la
gente non sapeva che fare
diamoci qualcosa per fare passare l'acqua lontano dalle nostre case
L'alluvione ha deformato la valle e non ha lasciato muri
e la
gente chiedeva l'Aiuto di Dio, discendoLo: O Dio che immagine
E
quando l'alluvione fu arrivata a Hadchit,
lì è
diventata famosa, ed i suoi muri furono distrutti
Arrivando nella Valle di Qannoubine,
essa
ha preso per strada sua quello che stava
alla
sua destra ed alla sua sinistra, e la gente,
stupefatta, si è nascosta nei rifuggi naturali
Poi
essa è arrivata nella Valle d’AlFreidiss, e lì ha preso tanta forza e tanto
coraggio, e gli abitanti del luogo hanno preso L'Immagine del Santo,
chiedendola la salvezza
La
gente di Bkerkacha hanno girato tutto il loro villaggio senza poter trovare
Soulaiman
[…]
Youssef Hanna con i denti apparsi, si è spaventato alla grande
ed
egli ha sepolto suo faalou
in una fossa, in una fossa egli ha sepolto suo faalou,
chiamando Sarkis il suo zio materno a pulirlo il suo vestito, e Sarkis
rischiava di rovinarlo altannoura
Anche, gli abitanti di Bekaakafra sono diventati gialli dallo spavento,
ed
essi hanno deciso di partire su una barca
Gli
abitanti Hasroun e di Bazaoun hanno avuto tanta paura di quest’alluvione,
hanno voluto mettere delle spezie di legno per strada
per
fare fronte alla forte acqua
Ed
essa fu arrivata a Hadad ed a Qnet, e lì
un
contadino socio è deceduto, e lo hanno trovato giù sugli
alberi dei giardini di Hantoura
E, la
gente del Moulino di Chehla si sono scappati
pieni
di spavento, ed uno di loro che al moulino lavorava, con ironia ha preso la
cosa, per spaventarsi alla grande e cadere senza forza in seguito
E, la
gente del Moulino d’Alblat hanno cominciato a gridare, chiedendo terra
bagnata per riparare le fissure
nelle
loro proprietà, causate dalla forte acqua
Quando l'alluvione fu arrivata fino AlJoura,
a
vedere che immagine essa ha causato, prendendo
per
strada sua il più grande albero fino la zona d’AlKoura
A
Torza essa è arrivata con forza
ed i
suoi abitanti gridavano chiedendo che fare?
non
abbiamo mai visto una cosa del genere in vita nostra
Arrivando a RasKifa, essa ha causato noia ai suoi abitanti,
apprendo cento fosse, cambiando i confini dei loro terreni
Arrivando a Kosba, essa è diventata più forte,
strappando lì tutti i suoi alberi, con la sua forza
ormai
famosa
Arrivando a Bsarma, forte ed alta,
essa
ha rovinato le giare, ed i filtri ed altri
Arrivando a Kaferkahel, la sua gente non credente
ha
meritato l'accaduto, ogni muro grande
si è
spostato e si è distrutto
Arrivando a Dahr ElAin, l'alluvione ha preso tutto
su
suoi ambedue lati, e i suoi abitanti hanno detto:
è
arrivato quell'uccello che ci porta via il bene,
e
limitata fu diventata la loro invocazione
Arrivando ad Abou Ali,
lì le onde sono diventate alte,
e ci
sono gente che si sono spariti,
e le
loro case lasciate vuote
Arrivando ad Almina, lì l'alluvione è diventata più forte,
con
chiasso alto, portando via quello che stava
alla
sua sinistra e quello che stava alla sua destra,
e
l'accaduto da Dio si è fatto ben visibile
Il
mare ha cambiato colore, e le sue onde sono diventate alte nelle stagioni, e
se l'alluvione si è rimasto un lungo periodo,
nessuna barca lì è rimasta sana".
8-
"La fortezza del Santo" e la mucca
"Ed i
suoi fratelli e le sue sorelle hanno condiviso tra loro il patrimonio del
loro padre, ed a lui (a Youssef) fu data una mucca, che egli portava al
campo",
"portavo a pascolare la mucca del mio padre, e prendevo il latte",
"ed egli lavorava con l'aratro le proprietà del suo padre. Era sempre solo,
e non si metteva con fanciulli ed i pastori della sua età. Da piccolo si
allontanava dalla gente dal stare insieme con loro, egli amava stare solo,
egli amava la solitudine. Portava al prato la sua mucca, e si metteva di
fronte in un luogo chiamato "fortezza del Bhis", proprietà dei suoi genitori,
distanti mezz'ora circa dal villaggio, e lì dentro c'è una fortezza, quasi
una grotta, diciamo",
"ed il libro della preghiera era sempre nelle sue mani. E le sue visite
permanenti a questo luogo, solo, hanno spinto le famiglie di Bekaakafra a
chiamarlo "fortezza del Santo", e fino oggi è chiamata tale la fortezza che
frequentava da solo Padre Charbel nella sua fanciullezza".
"E
quando questa mucca si saziava, egli l'ha faceva riposare dicendola:
dorme o fiore dorme, il tuo torno è finito, adesso, ed è arrivato il mio.
Voglio leggere le mie preghiere",
"ed egli pregava, mentre la sua mucca si riposava, e l'ho fermava ogni volta
che essa voleva rialzarsi per pascolare, dicendola: non deve alzarti adesso
o njeimy,
ma tu devi aspettare la fine delle mie preghiere, perché non posso parlarti
e parlare a Dio nello stesso momento: Dio è in primo luogo",
"ed egli pregava per lunghissimo tempo.
Era spirituale da sua fanciullezza, ed è rimasto così fino al suo ingresso
nell'Ordine.
Ed era ben distinto per la sua vita spirituale nel suddetto Ordine, e niente
di corporale fu in lui",
"perciò egli era già considerato santo dalla sua tenera età, e nel'Ordine ha
moltiplicato ancora ed ancora le sue corse. Egli si allontanava dai pastori,
non soltanto per pregare, ma per evitare anche i loro discorsi di vanità. E
non abbiamo mai sentito che la sua mucca abbia portato danni ai campi degli
altri".
9-
"IL Santo" e la grotta
"Era
(Youssef) sempre inchinato per la preghiera e per la devozione da piccolo.
Egli si metteva dritto in ginocchio in chiesa, senza guardare destra ni
sinistra. Pregava da solo",
"ed egli andava alla grotta",
"dove egli pregava, cosa che meravigliava tutti, e certe volte i suoi
compagni ridevano di lui, a proposito",
"e questa grotta fino oggi si chiama la grotta del Santo",
"ed essa si trova nella zona sud di Bekaakafra, ed era proprietà della sua
famiglia",
"e lì, egli si rifugiava spesso",
"portando lì dell'incenso, e mettendo dentro un’Immagine della Santissima
Vergine, ed un masso di fiori",
"e la sua gran devozione, la sua vita di preghiera e le sue partecipazioni
alle Sante Messe, alle Feste delle Celebrazione Comunitarie, e il suo
desiderio di evitare la gente e di non stare in loro compagnia, ed il fatto
di essere distinto di loro per il suo buon comportamento e la sua devozione,
hanno spinto i fanciulli del suo villaggio a chiamarlo "Il Santo",
"ridendo di lui, all'inizio",
"e Dio ha preso al serio il loro detto e l'ha fatto Santo".
10. Dolori
- Il
decesso della "seconda madre":
"Ed
stata assunta, nel decesso, alla Misericordia del Suo Signore la moglie di
Tannous Zaarour,
e la sua assunzione fu il 09 di settembre l'anno 1839, armandosi della Santa
Unzione, confessandosi e comunicandosi al Santissimo".
-
Rivoluzione contro gli Egiziani:
"Nell'anno degli incidenti, 1840, fu il decesso di Toubiah Gebrael
Toubiah, ammassato per arma ad Inata, e di Michael ElBany, ammassato dai
soldati d’Ibrahim Bacha nel Monte d’AlMakmel il 04 di settembre dello stesso
anno".
-
Morbo di colera:
"Ed stato assunto alla Misericordia del Suo Signore, Antoun Elias
per il morbo del vento giallo (la colera: contagiosa) e fu sepolto a Ain
Almajal (lontano dal villaggio) in Mazraat Beit Mender, il 10 novembre 1847".
-
Poesia:
"O
lacrime degli occhi,
il
sole della vita è ormai al suo tramonto
la
gente della casa non mi ha più supportato
ed
hanno chiamato i Sacerdoti a farmi il funerale
e a
buttare della terra sul mio corpo
O
peccatore, tu sei immerso nei mari
come
un’ombra tu sei di passaggio in questo mondo
la
morte ti è venuta bussando sulla porta
per
che cosa tu hai goduto della compagnia dei giovani".
11- Gioie
- Il
matrimonio della sua sorella Kawnat:
"Io sono il Curato Moubarak (Makhlouf) ed ho celebrato il
Sacramento del Matrimonio di Tannous figlio di Hanna Neemet, e di Kawneh
figlia di Antoun Zaarour, il 19 di marzo l'anno 1845".
- ed
il matrimonio del suo fratello Hanna:
"Io sono il Curato Antonios, ho pregato su
Hanna figlio di Antoun Zaarour e di Maryam figlia di Bou Elias ElKhoury
Elkhaisy, il 03 maggio l'anno 1845".
- una
bimba per il suo fratello Hanna:
E circa dopo meno di 1 anno: "Il 07 di aprile dell'anno 1846, ho
battezzato Ghalyat
figlia di Hanna Zaarour, nativa fine marzo. Il suo padrino è Youssef figlio
di Mikhael Boulos e la sua madrina è la moglie di Tannous Neemet (Kawnet)".
B: Charbel monaco
1-
I due zii materni di San Charbel
"E Padre Charbel aveva due zii, Youssef e Antonios, figli d’Elias
ElChediac. E tutti i due, erano gli unici maschi al loro padre. Tutti i due
sono partiti per farsi monaci nell'Ordine Libanese, il primo ha preso nome:
Padre Ghostine, ed il secondo: Padre Daniele, due monaci di Beccharré che si
sono fatti eremiti nell'eremo di Sant’Antonio di Kozhaya. E, di persona ho
visitato Padre Daniele l'eremita, ed era più piccolo del suo fratello, ma
egli si è fatto monaco prima, essendo fratello maggiore, egli è rimasto in
casa, per curare il suo padre anziano e per non lasciarlo nella sua
vecchiaia, perché non aveva nessuno a servirlo. E quando egli si è deceduto,
questo secondo fratello ha seguito la strada del suo fratello, per compiere
due santi doveri. E tutti i due erano eremiti ben devoti. Ed è veridico
questo detto libanese: i due terzi del nipote, sono simili allo zio materno".
"Questi due Padri sono nati nel loro villaggio Beccharré o in
AlKhaldyé "dove la famiglia stava d'inverno". Daniele è entrato al Noviziato
nel convento di Sant’Antonios Houb
dove ha professato i suoi Voti Religiosi il 09/02/1838,
e fu monaco di questo convento per dopo la data del 25/10/1838,
egli fu ordinato Sacerdote il 20/6/1841,
e dopo la sua Ordinazione Sacerdotale egli fu nel convento di Kfifan il
24/8/1841 con San AlHardiny,
ed a Mayfouq nell'anno 1851,
ed egli ha vissuto con San Charbel a Kfifan. Ed era il Direttore Spirituale
del Santo NeemetAllah AlHardiny,
e lì è rimasto fin dopo il 01/11/1859,
e di nuovo egli è ritornato al convento di Nostra Signora di Mayfouq e lì è
rimasto per dopo l'anno 1868.
Il Noviziato di Gostine fu nel convento di Sant'Antonios di Kozhaya,
dove egli ha professato i suoi Voti Religiosi il 01/7/1841 all'età di 23
anni,
egli ha studiato nel convento di Kozhaya,
ed egli è stato ordinato Sacerdote il 23/3/1847,
e nel convento di Kozhaya egli è rimasto,
poi è andato al convento di Nostra Signora di Mayfouq in data sconosciuta,
perché il suo nome fu iscritto lì il 16/10/1859,
e al convento di Nostra Signora di Mayfouq egli è rimasto per il dopo
dell'anno 1868.
Ed i due Padri sono passati al convento di Kozhaya, prima dell'anno
1871,
e lì si sono rimasti monaci di questo convento per il dopo del 02/11/1874.
E, Padre Daniele è entrato all'eremo di Sant'Antonio-Ghebta appartenente al
convento di Kozhaya, prima del 08 di febbraio 1875,
e tocca al suo fratello di seguirlo".
"Ed è deceduto nella Misericordia del Signore Padre Aghostine di
Beccharré l'Eremita, per malattia, armato (vedi: accompagnato) dai Santi
Sacramenti. Ed egli è deceduto il decesso dei Santi, la data del 01 novembre
1884".
"Ed è deceduto nella Misericordia del Signore Padre Daniele
Beccharré l'Eremita. La causa del suo decesso fu l'età, accompagnato dai
Santi Sacramenti, il 23 marzo 1895",
"era di gran devozione, ed egli è passato al Suo Signore, dicendo: desidero
sciogliermi di questo corpo per stare con Cristo".
2-
Verso L'Ordine... nel convento di Kozhaya
"Ho sentito dal mio nonno defunto, che suo fratello Charbel è
rimasto nel villaggio fino all'età di 18 anni. Ed egli non perdeva mai
tempo, neppure la compagnia dei giovani, ma sempre amava stare solo ed amava
la preghiera. Ed aveva due zii materni, ed andava con mio nonno a visitarli.
Una volta, questi due zii materni hanno chiesto a Charbel delle cose di
Beccharré, e la risposta del mio nonno fu: o mio zio, temo che Youssef,
venando da voi, non ritornasse più a Bekaakafra. E la risposta dello zio fu:
che La Volontà di Dio sia fatta in lui, e speriamo che Youssef entrasse
nell'Ordine, che c'è in questo mondo!".
"E Padre Daniele Beccharré è venuto una volta a Bekaakafra: lo zio
materno di Padre Charbel, e quando egli era di ritorno al convento di
Kozhaya, ha chiesto a Hanna Antoun Zaarour (figlio della sua sorella Brigita,
il fratello di Padre Charbel), che fosse accompagnato dal suo fratello
Youssef. E la risposta di Hanna fu: temo che venando con te, Youssef
restasse nel convento. Ed Youssef ha accompagnato il suo zio per il convento
di Kozhaya. E dopo 8 giorni dal suo rientro a Bekaakafra, egli è partito per
farsi monaco".
3-
Nel convento di Mayfouq: "Seguimi" (Mc 2/14)
"Ed è andato una volta Padre Daniele ElChediac a Bekaakafra, ed ha
preso con se, di ritorno, Youssef, il figlio della sua sorella, per il
convento di Mayfouq, dove egli abitava in quel periodo, e lì ha iniziato il
suo noviziato Youssef",
"e in quei tempi il periodo del Noviziato è diventato di 3 anni, e in
convento fuori della zona monastica del candidato",
"ed è entrato nell'esperienza religiosa Youssef Bekaakafra, prendendo il
nome di Charbel, il 08 augusto 1851",
secondo Lo Satuto del Novizio:
-
"Lo Statuto del Novizio"
Questo è il riassunto dello Statuto del novizio, ben osservato e
ben praticato da San Charbel:
- Il candidato rimane nei suoi vestiti laicali per otto giorni,
dopo che, egli si vestirà del vestito religioso...
- Deve entrare nella vita secondo Lo Spirito, lasciando fuori la
vita secondo il corpo. E deve saper che egli ha lasciato due genitori nel
corpo, per dare se stesso a due Padri Spirituali (il superiore e il maestro
dei novizi)
- Egli deve precedere i Frati alla chiesa, ed uscire dalla chiesa
dopo di tutti...
- Deve entrare per mangiare dopo il segnale del Superiore...
- Tocca al novizio di stare in pieno silenzio alla presenza del
Superiore...
- Il novizio deve rimanere nel silenzio ed essere calmo nel suo
lavoro. Egli non deve scegliere per se stesso il lavoro il più semplice o la
cosa migliore, e mai lasciare agli altri quello che è guasto. Ma, deve
scegliere per se stesso quel che è di meno e per gli altri quello che è
migliore...
- Egli non deve parlare con i laici dai suoi o altri... E se esse
sono donne, bisogna sforzarsi dal Superiore chiedendolo di non incontrarle.
Ma, se la necessità lo chiede, deve sforzarsi a non guardarle in faccia, e
di essere di poche parole con esse...
- Egli deve parlare con tutti con un bel sorriso...
- Egli deve praticare i lavori i più modesti del convento, per
scopo di fare quello che deve fare soltanto, scappando del voler bene a se
stesso, questo volere bene proprio, che senza il quale Geenna non
esisterebbe...
- Deve usufruire bene del tempo, e tutte le volte che egli possa,
deve pregare per la gente che non hanno nessuno ad aiutarli e per i suoi
defunti, e non deve farsi il pigro, affinché egli non cadesse nei trucchi di
Satana...
- Egli è venuto al convento per amare Dio ed il Prossimo, e non per
odiare Loro. Egli è venuto al convento per lavorare duro e per essere
maltrattato, non per essere lodato o per riposare. Egli è venuto al convento
per servire altrui, non per essere servito degli altri...
- Davanti al Santissimo Sacramento, dobbiamo amare Dio con tutto il
nostro cuore, pentendosi da tutti nostri peccati... Non abbiamo altra
volontà che La Tua Volontà O Gesù...
- Il Sacerdote (nella Santa Messe) è il vicario di Cristo, e
L'Offerta è Il Vero Corpo e Il Vero Sangue di Cristo... E nella Santa Messa
ci sono Tre Devozione: Contemplare La Passione di Cristo – Offrire Il
Sacrificio a Dio Padre – La Comunione Spirituale...
- Per La Santissima Comunione ci sono 6 Obbligazione: - Una Buona
Confessione – Recitare L'Atto della Fede – Spero che tutti i peccati degli
Esseri Umani siano cancellati con Una Goccia del Tuo Sangue – Ti voglio bene
Signore – L'Atto di Contrizione – Signore, io non sono degno...
"E nel periodo del noviziato, Fra Charbel (Youssef) osservava alla
perfezione i suoi doveri, distinguendosi nella sua obbedienza e nel suo
silenzio...",
"ed egli era molto contento nella sua vocazione, era un modello
nell'osservanza dello Statuto dell'Ordine Religioso e del suo Regolamento ed
era un esempio ad imitare nella sua obbedienza ai Superiori, e per La sua
Carità verso i suoi compagni".
4-
Non ha mai guardato indietro (Lc 9/62)
"Il suo zio e curatore Tanios, in prima, lo ha seguito, poi la sua
madre, poi suoi due fratelli Hanna e Beshara, per impedirlo di farsi monaco
e per farlo ritornare a casa, ma egli non è ritornato con loro. E la sua
madre Brigita e il fratello del suo marito Tanios Zaarour sono andati
cercarlo dal convento di Mayfouq, dove era novizio, per farlo ritornare al
villaggio. Ella stava lì guardando l'uscita dei novizi dal convento per il
campo, aspettando di vedere il suo figlio. E quando essa lo ha trovato in
mezzo a loro, si è messo a correre dietro prendendolo per il suo abito
dicendolo, e lui aveva gli occhi per terra, torna con me a casa. Ma, egli si
è riuscito a scappare seguendo i suoi confratelli. E la sua madre ed il suo
zio paterno Tanios, per circa 12 volte sono andati da lui per convincerlo di
ritornare a Bekaakafra".
"E, una volta è venuto a Bekaakafra un uomo di Mayfouq, e mio nonno
lo ha chiesto davanti a me: hai visto per noi questo monaco verso San Maroun?
E lui: Chi è? Ed il mio nonno: Padre Charbel? E l'uomo: Padre Charbel! Beato
lui! Beato lui! Quando era novizio da noi a Mayfouq, era spirito santo:
lavorava la terra dietro il contadino, con gli occhi per terra. Non guardava
nessuno, e non parlava con nessuno".
5-
Non deve piangere su Youssef (Lc 23/28)
"Quando a Brigita fu tolta ogni speranza e fu attristata dalla
certezza che suo figlio Youssef non torna più a Bekaakafra e, tutto ciò si
vedeva sul suo viso. E tutti al villaggio hanno ben notato questo. E sempre
lo sognava. E quando è deceduta la sua figlia Wardet, gli abitanti del
villaggio lo hanno detto: non deve attristarti forte
su Youssef, Dio ti ha provato nella morte della tua figlia ancora giovane!",
e "il decesso della sua figlia fu il 22 novembre l'anno 1851, accompagnata
dai Santi Sacramenti".
6-
Wardet... la devota
"Wardet era innamorata della preghiera, tanta devota, si metteva
dritta in ginocchio, alzandosi i suoi bracci recitando Il Santo Rosario, ed
era fidanzata a Tannous Hanna Elkhaisy. E nella sua tasca, c'era un Santo
Rosario lunghissimo, e gli abitanti di Bekaakafra a vedere il suo Santo
Rosario così lunghissimo, dicevano a lei: tu sei fatta un lunghissimo
Rosario, quando sarai sposata, la tua suocera ti lascerà pregarlo? Ed essa
rispose: spero morire prima di entrare in casa sua. Ed il suo detto fu in
fatto, perché essa fu deceduta vergine fidanzata. E sempre lei ripeteva
queste parole: Signore avvicini il bene, e allontani il male. E si il mio
matrimonio non piacerà a Te, io preferirò la morte prima del mio matrimonio!
E fu diffuso che, il suo cugino paterno Antoun Boutros Zaarour vide una
colomba uscire dalla finestra della casa dove essa si è confessata prima del
suo decesso. E quando il suo fidanzato veniva a visitarla, ed essa si
trovava pregando inginocchiata con le mani alzate, diceva alla sua nipote,
la figlia del suo fratello Hanna, metteti dietro di me, separando con le tue
mani alzate come me, tra me e il mio fidanzato, affinché io finisca la mia
preghiera".
7-
Una folle avventura (Mt 18/8-9)
Il Padre Generale ed i suoi Assistenti, in una lettera dal
30/8/1848, dalla quale una copia fu conservata per la comunità di San Joseph
Alborj, hanno comunicato il seguente: "Proibire ai monaci di lavorare
insieme alle donne nella raccolta del baco da seta, anche a prezzo delle
entrate dei conventi",
"ed, al convento di Mayfouq, d'abitudine, i novizi andavano per prendere i
fogli dell'albero del baco da seta, per dargli ai vermi da seta, mentre le
donne e le ragazze, venivano lavorare nella stessa casa per fare mangiare
questi fogli ai vermi da seta. Lì, una ragazza, vedendo la gran decenza di
Padre Charbel, ben distinta dalla decenza degli altri, ha voluto metterlo
alla prova. Ed ella ha buttato sopra di lui un baco da seta,
e quando ella si è scesa per terra, ha preso questo baco di seta e l'ha
messo sulla sua mano.
E lui, subito, la notte di quel giorno, è partito per il convento di San
Maroun di Annaya, convento lontano dalle abitazioni. Perciò, fu ricordato
nel Calendario di Mayfouq, di fronte al nome di Fra Charbel, la
parola "ha lasciato",
per così dire che, egli ha lasciato l'Ordine. Mentre, dopo che egli abbia
raccontato al Superiore del Convento di San Maroun di Annaya l'accaduto
contro di lui a Mayfouq, il Superiore di Annaya, per richiesta di Fra
Charbel, ha sentito il Superiore Generale a proposito di quello che è
successo all'interessato, ed il Superiore Generale ha ben capito la vicenda,
permettendo in seguito d'accettare volentieri nel convento di Annaya Fra
Charbel, per finire il suo periodo mancante di noviziato, perché la regola
era di non accettare colui chi lascia un convento per un altro di propria
iniziativa, che su permesso dell'Autorità Generale dell'Ordine,
"e ciò per compiere il suo secondo anno di noviziato".
"E si dice che, egli ha lasciato il convento di Mayfouq, per
fuggire dalla gente che abitava molto vicino attorno del convento, venando
al convento di San Maroun di Annaya. Ma, mio nonno non era contento per
niente nel sentire dire l'espressione che egli "abbia lasciato".
Ma, dopo egli ha saputo il motivo di Fra Charbel, che l'ha spinto a partire
da Mayfouq per Annaya, ed era quello di essere lontano completamente dalla
gente",
"essendo il convento di Annaya più lontano dalla gente e dal suo villaggio,
da quello di Mayfouq... e si è sentito dire che, uno del suo villaggio
Bekaakafra, è stato in quel tempo nel convento di San Maroun di Annaya, ed
era Padre Efrem
di Bekaakafra".
8-
Le parole di Vita Eterna sono da Te (Gv 6/68)
"Ed una volta, quando egli stava uscendo con i novizi, dal convento
di San Maroun di Annaya, per lavorare nel campo, ed era ancora novizio, la
sua mamma lo ha visto, e lei aspettava il suo passaggio lì, e quando lo ha
trovato, essa lo ha preso per il suo vestito religioso insistendo a farlo
ritornare a casa, pensando che la vita monastica non sia la sua, e non
rischiare di lasciare l’abito religioso più tarde. Ma, quando essa abbia
trovato che egli era molto attaccato alla sua vocazione monacale, ha detto a
lui: o tu rimarrai saldo nell'Ordine e sarai un buon monaco, o torna subito
con me a casa",
e la risposta di Charbel a sua madre fu: tutto sia secondo la tua parola".
9-
"Il mio peso è leggero" (Mt 11/30)
"Ed anche, egli ha professato i suoi voti solenni vestendosi il
cappuccio evangelico dalle mani del R.mo (Antonios Bany) il 01 novembre
1853, Fra Youssef Abdelly,
e Fra Charbel Bekaakafra, ed avevano 20 anni di età il giorno dei
loro voti",
"ed i voti si professavano una sola volta, ed erano solenni".
10- Ci vedremo in Cielo (Mc 3/31-35)
"Sono andata
una volta per visitarlo nel convento di Annaya, ed era già monaco, chiedendo
con insistenza di vederlo, ma egli mi ha parlato poco da dentro, senza
vedermi e senza vederlo, ed ho detto a lui: così tu mi privi di vederti,
figlio mio?",
"ed ella si chiedeva il perché, meravigliata. Ed egli ha risposto a sua
madre: se non ti vedo ora, in Cielo ci rivedremo",
e quello che Charbel ha fatto, si trova nello Statuto Religioso: "Evitare le
donne, anche dalla sua famiglia".
11- "Io vi restaurerò" (Mt 11/28)
"Ed
egli osservava bene i suoi Voti e compieva bene suoi doveri, e non ha fatto
mai cose in vita sua non buone, neppure una piccola mancanza, e mai e mai
rimproverato. E suoi lavori, il suo modo di camminare",
"e mai tiepidezza alla fine della sua vita terrena, ma di più devoto in più
devoto ancora ed ancora, ed in tutto",
e "Padre Charbel ha praticato tutte Le Virtù di un modo che supera tutta la
gente ed i monaci, come lo è la distanza tra il Cielo e la Terra. Essendo
Padre Charbel molto saldo e molto perseverante in tutto ciò, senza debolezze
né altro, in tutta rapidità e benevolenza",
"egli non pensava che a Dio, e non parlava che di Dio, e non benediceva che
Dio, nel suo pensiero, sulla sua lingua e con sua voce".
"Egli
era un monaco modello per gli altri, osservando benissimo lo Statuto
Religioso e compiendo tutti i suoi doveri, fino a rispondere l'uno all'altro
chiedendolo di fare tale o tale cosa difficile: ma tu pensi che sono Padre
Charbel, per chiedermi tutto ciò? Non posso vivere come Padre Charbel o
lavorare come lui".
"E noi laici, tutte le volte che abbiamo visto Padre Charbel in
tale stato, inginocchiato sempre per terra, in silenzio continuo, ed in una
preghiera senza interruzione, e tanta devozione nella Santa Messa, e nei
suoi lavori duri come il lavoratore il più umile, e nel vestito poverissimo,
e mai preoccuparsi dalle cose di questo mondo, si dicevamo Beato questo
monaco, egli ha vissuto nella Fede, nella Speranza e nella Carità, come i
Santi, e gli eremiti di quei tempi dai quali si parlava nella vita dei Santi.
E la nostra fede si aumentava, lamentandosi del nostro attaccamento alla
vita passeggera di quaggiù".
12- L'eremita Alichaa... il Direttore Spirituale di Charbel
Alichaa "il santo" ha scoperto il carisma di Charbel, da quando egli lo ha
conosciuto novizio, nel convento di Annaya... E come si vede, che Charbel
andava trovarlo nell'eremo, per "essere il suo Direttore Spirituale"
probabilmente all'inizio della sua vita monastica...
E
dopo i Voti di Charbel con Fra Youssef Abdelli, è stato presa la decisione,
come si vede, di lasciarli tutti i due Frati lavoratori, e non candidati al
Sacerdozio... e "Charbel è rimasto ad Annaya per 3 anni".
E
dopo che Roma abbia nominato L'Abbate Generale e il suo Consiglio, nell'anno
1856, e di loro il Santo NeemetAllah AlHardiny Assistente Generale, il suo
fratello Padre Alichaa lo ha chiesto di mandare Charbel al convento di
Kfifan,
per studiare e per diventare Sacerdote",
vedendo in lui, nello Spirito, un Santo Prete...
13- L'alluno di San NeemetAllah AlHardiny
"Ed egli fu scelto per abbracciare la Vita Sacerdotale",
"Ed i suoi Superiori lo hanno mandato alla scuola del convento di San
Cipriano Kfifan, per studi al Sacerdozio. Ed era direttore di quella scuola
allora, l'uomo del bene, della devozione e della scienza, il defunto Padre
NeemetAllah AlKafry. E Fra Charbel in questo luogo di Santità e di Scienza,
ha trovato quello che desiderava la sua anima. E lì (a Kfifan), abbia
ottenuto una buona parte della Teologia Morale e Dogmatica, grazia al suo
buono studio ed il suo zelo, studiando ancora la lingua siriaca e la lingua
araba, ed una buona parte più abbondante ancora di Virtù Monastiche e
Cristiane",
"Ed era Un Esempio per tutti, durante la sua vita di studio a Kfifan, senza
essere mai punito, ma i suoi superiori lo lodavano e lo apprezzavano
moltissimo".
"Ed, a Kfifan, egli aveva due direttori spirituali: Padre
NeemetAllah AlKafry che fu poi Superiore Generale, e il Padre NeemetAllah
AlHardiny. E Padre Charbel era molto laborioso e tanto intelligente, e di
persona ho visto che era molto bravo nella lingua siriaca e nella Teologia
Morale. Ed ho saputo anche dalla sua vita, e da coloro che hanno conosciuto
e hanno vissuto con lui".
"E davanti numerosi monaci, dai quali era presente anche Padre
Youhanna ElAndary che fu l'Ex-Superiore Generale, Padre NeemetAllah
ElKaddoum Alkafry ha detto: il più bravo e il più intelligente nel conoscere
La Teologia da me, è Fra Charbel. E quando Padre Alkafry si assentava dal
convento, Padre NeemetAllah AlHardiny insegnava al suo posto. E tutti i due
sono un esempio vivo di Virtù per gli alunni",
e poi egli ha aggiunto: "Fra Charbel è il più bravo, da me, in Teologia".
"Ed egli era intelligente e laborioso. Era bravissimo in Teologia
Morale. E sentivo che i suoi Superiori e suoi maestri erano contentissimi di
lui, lodando sempre le sue Virtù, ed il suo comportamento religioso
perfetto",
ed "era bravissimo nei suoi studi di Teologia, e specialmente in Teologia
Morale. Ho saputo questo, dai dialoghi miei con chi lodavano le sue Virtù e
la sua devota persona. Ed io contestavo dicendo: può darsi che egli sia
così, per il motivo della sua semplicità e la sua educazione del villaggio.
E la risposta mi fu certa, che egli non era dai semplici, ma era di
un'intelligenza grandiosa, ed era il primo nei suoi studi di Teologia,
secondo quello che lo permettevano le circostanze del suo tempo".
"E lungo il periodo della sua permanenza a Kfifan, era il modello
della vita laboriosa e dell'obbedienza ai suoi compagni. E durante quel
periodo, egli s'inginocchiava sulla pietra della chiesa, al solito posto. E
non c'erano in chiesa banchi, neppure inginocchiatoio. Ed il suo
inginocchiarsi indicava la sua grande e piena devozione, e invitava gli
altri studenti, vedendolo così, alla devozione anch’essi",
"ed egli era ornato di tantissime Virtù che spingevano gli altri a chiamarlo
Santo",
e "AlHardiny ha detto: ho un alunno Santo, ed egli è Fra Charbel Bekaakafra".
14- Una madre devota
"Ed alcune donne di Bekaakafra lavoravano nella seta del baco per
fabbricare camice. E Brigita nel fare questo lavoro, al sentire le campane
della chiesa per la preghiera serale del sabato-domenica, lasciava tutto
fino al lunedi mattina, per partecipare alla preghiera dei vespri. Ed era
abituata a digiunare fino a mezzo giorno, tutti giorni. Ella è rimasta così
fino ai suoi ultimi giorni terreni. Ella non mangiava carne né prodotti
animali per voto, ed andava confessarsi da un Prete carmelitano dai monaci
carmelitani di San Sergio a Beccharré, di una volta ad un'altra. Ed a questo
Confessore, ella ha parlato del suo voto di non mangiare carne e prodotti
animali per tutta la sua vita, ma egli lo ha permesso di digiunare e non di
non mangiare mai la carne ed i prodotti animali per tutto l'anno, dicendola:
tu ti trovi obbligata a gustare il cibo con la carne e tali prodotti, che tu
fai per la tua famiglia. E tu non puoi preparare due cibi sul fuoco. Perciò,
tu devi mangiare dal cibo della famiglia. Ed al posto di questo permesso di
mangiare la carne ed i prodotti animali, tu pregherai ogni giorno cinque
diecine del Rosario".
15- "Per servire e non per essere servito" (Mc 10/45)
"Sono stati ordinati i nostri figli Atanasios di Toula AlJebbet,
Fra Charbel di Bekaakafra, Fra Iclimos AlDaraouny, e Fra Youssef
AlDaraouny Monaci Libanesi, Cantori e Lettori, e Portatori delle Candele, e
Sotto-Diaconi il 22 di luglio l'anno 1859. Ed il giorno seguente erano stati
ordinati Diaconi, e Sacerdoti, sull'Altare del convento di San Cipriano
Kfifan, e nella chiesa di Nostra Signora di Bkerki",
"e la loro Ordinazione fu da Sua Eccellenza il Vescovo Youssef Almarid".
16- Egli non è più ritornato a Bekaakafra
"E
dopo di essere ordinato Sacerdote, è venuta Wardet la figlia di Hanna il
fratello di Padre Charbel, con un gruppo dei suoi familiari, per fargli gli
auguri per la sua Ordinazione Sacerdotale, chiedendogli di venire al suo
villaggio Bekaakafra per celebrare una Santa Messa lì, e la sua risposta fu:
il monaco venuto al convento, una volta ritornato al suo villaggio, di
ritorno al convento, deve entrare al noviziato di nuovo".
"Ed in verità, da quando egli ha lasciato Bekaakafra, non è più
ritornato lì",
ed "era esempio ad imitare, per la sua perfetta osservanza per l'Obbedienza,
la Castità e la Povertà, nelle mani dei suoi Superiori, senza mai fare una
cosa da testa sua, ma egli era come uno strumento nel mano dell'Obbedienza.
Il suo lavoro, in gran parte, era nei campi. Ho saputo tutto ciò da quando
ero nel mondo. Dicevano sempre che, egli pregava e lavorava sempre",
ed "egli superava in tutto ciò gli altri monaci".
17- Nel convento di San Yaacoub AlHosn
(=San Jacobe della Fortezza)
"Ed alla fine dei suoi studi e di essere ordinato Sacerdote, egli è
stato mandato al convento di San Yaacoub AlHosn (vicino Becheely e
Douma-Libano Nord) nella Casa di AlBatroun, dove egli ha passato un periodo,
isolandosi nella vita eremitica, di mortificazione e di preghiera",
e in data del 30/10/1859, egli ha eletto Fra Youhanna Bekaakafra, il vice
del convento, a partecipare al Consiglio Generale,
e il periodo della sua permanenza nel convento di San Yaacoub AlHosn fu
insaputa, probabilmente per 3 anni, lungo il Consiglio 1859-1862.
"L'uomo di Dio Padre Daniel
AlHadthy ha vissuto (anche) nel convento di San Yaacoub AlHosn, ed egli fu
il suo Superiore entro l'anno 1845 e l'anno 1847 e poi entro l'anno 1853 e
l'anno 1856,
ed egli ha iniziato a costruire la sua chiesa,
e probabilmente San Charbel abbia partecipato alla sua costruzione.
18- Nel convento di Annaya
"L'Ordine Libanese Maronita ha costruito, nell'anno 1820, alcune Celle ed un
piccola chiesa nel luogo di un locale, dove stava la pista dove si prendeva
il grano duro",
ma, di fatto "il 08 maggio l'anno 1839, fu l'inizio della costruzione del
pozzo e dei locali in pietra e della chiesa. E la fine della sua costruzione
fu il 20 ottobre l'anno 1841".
"E dopo il periodo passato nel convento di San Yaacoub AlHosn, non
fu tardato il suo trasferimento in nome dell'Obbedienza al convento di San
Maroun di Annaya, dove egli è divenuto monaco",
e, lì fu trovato il suo nome (Padre Charbel Bekaakafra),
nei Consigli del convento per l'elezione dei delegati dei conventi per gli
anni 1868,
1871
e 1874,
ed "egli era novizio con i novizi".
19- Il miracolo dell'anno 1865
"Nell'anno 1865, le locuste (vedi, specie d’insetti saltatori),
sono abbattute sulla zona di AlBatroun, ed il Governo non ha fato niente per
rimediare",
ed i monaci hanno lavorato tanto per cacciare lontano questi insetti, ma
essi non sono riusciti a farlo",
"ed in merito, il Padre Roukos (Rocco) AlMechmchany
ha chiesto a Padre Charbel di benedire l'acqua e di aspergerla nei terreni
del convento, per evitare il gran danno fatale da quelle locuste, su
agricolture ed alberi. E Padre Charbel, camminava con la sua acqua benedetta
nei terreni dicendo agli insetti: mangiate di quello che è selvatico e
lasciate quello che è per le raccolte domestiche. E così Dio ha salvato
l'agricoltura del convento ed i suoi alberi di baco di seta, da quelle
locuste".
C: Charbel Eremita
1-
La fondazione dell'Eremo di Charbel
"In
data dell'anno 1798, i figli di BouRamya Boutros ed i suoi fratelli, di
Ehmej, hanno preso la terra chiamata i prati dai figli di Melhem, chiiti,
secondo un accordo da Hasan Melhem ed egli ha dato loro il convento della
Trasfigurazione, situato sulla torre di tabour, ed i chiiti l'ho chiamavano
Il Profeta Ras, e questi figli di BouRamya hanna dato i negozi al loro
fratello Youssef...
e lo hanno aiutato con gli abitanti del villaggio per la costruzione di una
chiesa ai nomi dei Santi Pietro e Paolo... ed Youssef ha lasciato il mondo e
si è vestito del cappuccio dell'Ordine degli Adoratori, sulle mani del
Patriarca Youhanna ElHélou... e da lui si è fato monaco Davide dopo 4 anni e
fu ordinato Sacerdote... e tutti i due sono entrati nell'Ordine Libanese
Maronita, offrendo il loro terreno a quest’Ordine, iniziando dall'anno 1814".
"Ed il convento dei Santi Pietro e Paolo è divenuto eremo nell'anno 1828".
2-
La descrizione dell'eremo. Il suo primo eremita
E "l'eremo si trova su una collina in forma del frutto del pino, a
1378 metri d’altitudine del livello del mare. L'eremo è di 1 solo piano
terra, composta da due parti, una parte orientale ed una parte occidentale.
Ed ogni parte è composta, a sua volta, da 3 celle per eremiti, con tetti di
tronchi d'alberi e di legno. E la chiesa è fatta con il tetto di pietra
interna, e ci sono due armadi, un armadio a destra del Sant’Altare, ed un
altro alla sua sinistra, in forma d’arcata dentro il muro di pietra. Un
armadio nel muro nord, ed una finestra nel muro sud, e l'eremo aveva una
finestra di vetro. Ed, il Sant’Altare sul muro est, è consacrato ai Santi
Pietro e Paolo, I Due Protettori dell'eremo, e la loro Santa Figura è
appoggiata, sopra, nell’abside della chiesa. Il pavimento della chiesa è
fatto da pietre semplici, ed il Coro è alto 25 cm del livello del pavimento,
con pietre della montagna, e il Sant’Altare è di semplice legno, e a
sinistra dell'entrata c'è un buco dentro il muro per la candela del
Santissimo Sacramento. E nel muro ovest della chiesa, c'è l'entrata dei
laici, direttamente in chiesa, per partecipare alle Sante Messe.
E del corridoio che separa le celle, si passa verso oriente ad un
locale aperto, con arcata. E nell'est dell'eremo, c'è una porta per la
cucina separata da una cella molto povera e mal-illuminata, fatta come
deposito per il legno da fuoco. E nell'eremo c'è un pozzo per raccogliere
l'acqua della pioggia. E la costruzione della chiesa, fu con pietre
tagliate, e le pietre dell'eremo sono di un’immensa semplicità. E l'eremo è
circondato da una cinta di pietre, alta da 2 a 3 metri. L'eremo era sotto
rischio delle tempeste e dei fulmini, ed è molto raro trovare un luogo come
quest’eremo abitato in Libano, per la sua altitudine".
"Ed il primo eremita di quest’eremo, fu uno del nostro Ordine,
L'Uomo di Dio Padre Alichaa AlHardiny. Il 29 novembre 1829, egli ha ottenuto
il permesso per farsi eremita all’eremo dei Santi Pietro e Paolo, dal
Superiore Generale di allora Padre Abbate Ighnatios Bleibel. Ma, prima,
Padre Alichaa fu eremita nell'eremo di Sant'Antonio di Kozhaya (Libano Nord)
per 1 anno e mezzo. Poi, egli è passato, per ordine dei Superiori, all'eremo
di San Maroun di Annaya, dove egli ha vissuto per 44 anni e mezzo",
"ed era innamorato del lavoro manuale, ed è stato lui a mettere il
pavimento, portando da lontano le sue pietre. Ed ha piantato anche la vigna
all'est dell'eremo, e ha preparato con lavori durissimi la terra, per farla
terra buona per l'agricoltura",
e Dio ha fatto tantissimi miracoli sulle sue mani.
3-
L'opinione dei due "maestri" di Charbel nella vita eremitica
"Il Santo NeemetAllah AlHardiny ha visitato una volta suo
fratello l'eremita Padre Alichaa. E durante il dialogo tra loro, Padre
Alichaa lo ha detto: è bene per te che tu lascia il convento per venire
passare il resto della tua vita nell'eremo, dove c'è il silenzio e la calma,
lontano da ogni chiasso, e cui pregherai con comodità, e la risposta del suo
fratello San NeemetAllah fu: coloro che si sforzano nella vita comunitaria
hanno più merito [86], nel supportare, nella pazienza e nel non fare secondo
la nostra volontà, e nel supportare i deboli. E la vita in comune, è
considerata dai Padre dello spirito come un martirio continuo, perché non è
bene che il monaco faccia quello che gli piace, secondo il suo carattere e
la sua moralità. Ma, egli deve sempre vigilare a non fare quello che causera
del male ai suoi confratelli. Ed egli deve essere prudente nel suo
comportamento, evitando quello che scandalizza i suoi confratelli",
"e l'eremita viva secondo sé, ma al convento il monaco è comandato
nell'obbedienza. E all'eremo non c'è né tentatore né dispetti, ma con la
comunità, questo c'è".
4-
Lo stato dell'Ordine prima del passaggio di Charbel all'eremo
"Dopo il Consiglio dell'anno 1832, nel quale è intervenuto il
Patriarca Maronita, nominando l'Uomo di Dio Padre Moubarak Houlayhel
Superiore Generale, si sono cominciati nell'Ordine dei partiti,
che hanno suscitato in seguito il fatto che ogni monaco sia monaco nel suo
villaggio.
E malgrado il fatto di conservare lo spirito monacale, la vicenda di mettere
il monaco nella sua zona di nascita
è cresciuta... Mentre i conventi di Jbeil e del nord del Libano sono rimasti
in comune per i monaci delle due zone, fino alla nomina di Padre Efrem
Geagea Superiore Generale l'anno 1862.
5-
La politica religiosa del Padre Generale Efrem Geagea
"Il
Padre Generale era per mettere i monaci di tale o tale zona, nelle loro
rispettive zone di nascita,
perciò egli ha svuotato i conventi di Jbeil dai monaci del Nord,
fondando il convento di San Semaan AlKarn e la scuola di Ban nel nord...
lasciando la Sede Generale dell'Ordine a Tamich, per lunghi periodi nel
convento di Kozhaya e del convento di San Semaan AlKarn
(vedi, nel Libano del nord).
6-
Il convento di Annata fino al passaggio di Charbel
alla vita eremitica
Ed il convento di Annaya, fu per i monaci della zona di Jbeil,
specialmente quelli di Mechmech,
ed hanno cominciato a diminuire il posto di Padre Alichaa AlHardiny il quale
era come superiore nel suo eremo e sapeva gestire benissimo le cose. Il
Patriarca Maronita ha divulgato il suo nome per farlo Superiore Generale
dell'Ordine l'anno 1856,
come soluzione al problema dei due partiti, di allora, essendo lui il più
famoso dei monaci per la sua scienza, le sue virtù e la sua buona gestione,
sapendo gestire molto bene le offerte dell'eremo, comprando 50 terreni e 9
doni entro l'anno 1833 e l'anno 1870,
senza quello che era stato venduto dopo il suo decesso
e dopo l'anno 1870, la data dell'ultimo dono offerto alle cure delle sue
sante mani, è accaduto, come si vede, una discordia tra lui e il Padre
Roukos AlMechmchany. E dopo di lui, con Padre AbdAlmasih
aiutato da Padre Roukos Mechmech e Padre Antoun Mechmech; ed essi hanno
chiesto ad un malfattore di picchiare Fra AbdAllah AlBany
il suo assistente, e lo hanno ferito, e ciò ha dovuto l'intervento del Padre
Generale Geagea, intervento dopo il quale l'eremita ha dovuto lasciare la
gestione dei terreni. Ma, i "monaci" vogliono tutto, e "Padre Antoun
Mechmech è venuto prendere per la forza le capre dal pastore". Questo ha
spinto l'eremita a scrivere al Patriarca, chiedendo il suo aiuto nella
Misericordia di Cristo.
7-
Alichaa chiede Charbel con il Coraggio dei Santi
Essere monaco in zona sua, questo ha diviso l'Ordine in 5 grandi
gruppi, ogni gran gruppo era composto di piccoli gruppi di monaci familiari
l'una all'altro, o dello stesso villaggio,
mentre Padre Alichaa che vuole tanto bene al suo Ordine, dispiacendosi di
quello che sta succedendo in essa, ha sempre lavorato per il bene del
convento di Annaya e per l'Ordine, senza partire per il Nord, e senza
fuggire alle persecuzioni, ma al contrario, egli ha chiesto Charbel, dal
Superiore Generale Padre Efrem Geagea, il quale aveva una grande stima per
Padre Alichaa l'eremita, stimando le sue virtù e la sua buona gestione delle
cose ed, essendo anche il fratello del "Santo di Kfifan",
e per voler bene a questo Padre Alichaa-eremita, il Padre Generale lo ha
lasciato Padre Charbel, senza prenderlo per il Nord. E Padre Alichaa lo ha
chiesto anche dal Padre superiore del convento Roukos AlMechmchany, ma egli
lo ha rifiutato all'inizio?!... Ma, quest'ultimo ha accettato ciò, dopo
il miracolo della lampada
che è avvenuto, probabilmente, nel luglio dell'anno 1869. "E Padre Charbel
ha accettato subito"
(vedi: di andare da Padre Alichaa all'eremo), per diventare ufficialmente il
suo ereditario, dopo il suo decesso ed il suo funerale...
per essere Universali Tutti I Due... e Campioni di Santità...
8-
Acqua nella lampada (Mt 25/1-13)
"Padre Charbel, quando era al convento,
nel periodo del superiore Padre Roukos Mechmech, egli lavorava nei campi,
come i più umili dei servitori. Una notte, egli custodiva le capre del
convento,
nel periodo della raccolta del grano duro, e lì, con il convento, furono
tanti lavoratori per la stagione della mietitura. E dopo la cena dai monaci,
i mietitori a cena erano 30 persone, i servitori erano al servizio della
tavola, ed il monaco Krarji
del convento era impegnato nel servire i mietitori,
"egli (Padre Charbel) lo ha chiesto a tavola, a cena, a metterlo dell'olio
nella sua lampada. Ed il monaco responsabile della riserva dei cereali lo ha
sgridato, dicendolo: perché non sei venuto, prima, di giorno?
E
Padre Charbel lo ha risposto: "Ero nei campi"
Ed,
il krarji: "Come punizione, tu non avrai olio questa notte. Vai". "E Padre
Charbel in piena obbedienza, è partito tornando nella sua cella".
"Ed i
servitori avevano messo in strada suo un banco attraverso, per bloccarli il
cammino, cosa che lo ha causato di cadere per terra, ma lui è rimasto
sereno, senza una parola e senza mai lamentarsi. E Saba lo ha seguito",
"il quale non aveva superato ancora l'età di 13 anni",
"ed era servitore, quell'anno lì, nel convento, chiedendoli la lampada,
facendo finta che egli lo voleva riempire d'olio, ma in realtà",
"lo ha riempita acqua del recipiente delle cenere del legno",
"ed in risparmio dell'olio, il superiore ha chiesto al krarji di non dare
dell'olio a nessuno",
"e l'ordine lo ha chiesto di persona il superiore al krarji",
"e Padre Charbel ha ripreso la lampada e lo ha accesa. E la luce è venuta
fuori. Ed il superiore"
"in assenza di Charbel, ha chiesto ai monaci di non accendere più la luce
nelle loro celle dopo il campanèllo del riposo notturno, ed il superiore si
è svegliato di notte per una cosa, ed ha visto la luce"
"ed, egli è uscito dalla sua cella, cercando da dove esce questa luce, e lo
ha trovata dalla cella di Padre Charbel".
"A vederlo, il superiore lo ha detto: non hai sentito il
campanèllo? Perchè non hai spinto la tua lampada? Non hai professato la
povertà? Ed egli si è messo in ginocchio chiedendo il perdono, dicendolo:
sono tornato dai campi, ed aveva delle preghiere, ed è fatto",
"e che egli non sapeva di tale proibizione,
e (in quel momento) Saba era fuori nelle vicinanze delle celle del Padre
superiore e del Padre Charbel",
"ho detto (Saba) al Padre superiore: sono andato a prendere l'olio per la
lampada di Padre Charbel, ma il krarji ha rifiutato di darmelo, e di
ritorno, sono passato per il recipiente delle cenere in acqua, e da lì ho
riempita d'acqua la lampada di Padre Charbel. E subito, il Padre superiore
ha aperto la lampada di Padre Charbel, svuotando il suo contenuto in un
vaso, ed egli ha verificato che, dentro, fosse dell'acqua, e non dell'olio.
In quel momento, egli si è emozionato molto, a chi stavano attorno a lui,
raccontando loro l'accaduto,
ed il miracolo fu diffuso in tutto il convento".
"E dopo quest’evento, la mattina del giorno dopo, il Padre
superiore ha chiamato Padre Charbel, dicendolo: Se tu vuole servire gli
eremiti, io sono per".
"E Padre Charbel lo ha risposto: Fra il mio desiderio e l'ordine
del Padre superiore, c'è una gran differenza. Io ho fatto i miei Voti. Ed il
Professante non può agire secondo la sua propria volontà, perché essa non è
più per lui. Se lei mi lo chiedete a nome dell'obbedienza, io obbedisco e
vado"
"Ed il Padre superiore lo ha detto: Vai. Padre Charbel si è
inginocchiato davanti al superiore, chiedendolo la sua benedizione.
Il superiore ha pregato su di lui, dandolo la sua benedizione. Padre Charbel
si è rialzato ringraziando e in fretta, raccogliendo i suoi libri
spirituali, ed i libri delle sue preghiere dentro il pezzo del tappetino
fatto a base delle pelli di capre: il suo materasso e sua copertina,
avvolgendo attorno una piccola corda. E lo ha messo sul suo dosso. E
passando visitando Il Santissimo Sacramento in chiesa, egli è salito
all'eremo".
9-
Perché egli fu mandato all'eremo?!
"Padre Charbel era pieno di zelo verso la vita eremitica, lontano
dal mondo. E questo suo santo desiderio fu noto nel momento della sua
Ordinazione Sacerdotale, quando egli chiese di continuare i suoi lavori
manuali che egli faceva prima dell'Ordinazione Presbiterale. Ed egli ha
messo nelle mani dell'Autorità Monastica il fatto del suo soggiorno nel
convento di Annaya, convento lontano delle case e della gente, essendo lì, i
monaci dopo le preghiere comune e le meditazioni, andavano ai lavori dei
campi, come lo facevano gli antichi monaci".
"E questi ultimi tempi, lavorare nei campi è raro per i Padri,
visto il bisogno pastorale nelle Parrocchie di loro, perciò, il fatto che
Padre Charbel era ancora nel convento e nei campi, era un fatto rarissimo, e
tutto ciò è dovuto alla sua convinzione di tale stato. E credo ciò era per
essere nel silenzio e nella solitudine: non soltanto dalla gente del mondo,
ma anche dai suoi confratelli. Ed il suo innamorarsi della povertà completa
o per le sue mortificazioni penose e strane, hanno spinto i superiori a
lasciarlo fare, senza la sua richiesta. E lasciarlo nel convento per evitare
la perdizione di qualcosa del suo altissimo spirito, se egli sarà destinato
al servizio delle Parrocchie"
"ma, lo hanno lasciato nel convento, per imitare il suo buon esempio nella
preghiera, nella Santa Messa, nel lavoro, e nei discorsi di Sacra Teologia,
e per sentire certe volte le Confessioni degli uomini",
"poi, egli fu mandato all'eremo, per il fatto che i suoi superiori
abbiano visto in lui già uno che viveva da eremita fuori l'eremo",
"e la sua vita eremitica nell'eremo, fu un seguito alla sua vita monastica
che egli ha cominciato al noviziato... e la sua vita nel convento è rimasta
la stessa nell'eremo. Ed in verità, egli fu chiamato miracolo tra gli
eremiti".
"Ed egli, già nel convento fu un grande eremita. Non lo ho
mai sentito affermare che era stanco, aveva fame o aveva sete",
"ed egli ha vissuto come eremita dal suo ingresso nell'Ordine",
"ed il suo passaggio all'eremo non fu di propria domanda sua, ma
nell'obbedienza ai suoi superiori. Essendo egli uno non chiedeva mai
quello che lo piaceva, e specialmente la sua vita nel convento era vita
d'eremiti. E il suo merito nell'eremo, fu lo stesso di quello nel
convento".
Ed un'altra opinione: i suoi confratelli monaci non potevano più
sopportare la sua Santità, essendo "il suo esempio un richiamo ai monaci e
agli eremiti tutti, e non soltanto a quelli pigri, ma a quelli che erano
conservatori ancora. E se capitava a qualcuno di mangiare un grano d'uva,
vedendo Padre Charbel davanti, per timidezza non lo venivo più di farlo".
10- Il servitore di Padre Alichaa
"Il passaggio di Padre Charbel all'eremo non fu da lui, perché egli
non chiedevo niente per se, aggiungendo a tutto ciò che la sua vita nel
convento era già una vita eremitica, ed è stato l'eremita Padre Alichaa
AlHardiny a chiedere ai superiori Padre Charbel, ed egli ha subito obbedito",
"e quando mi sono fatto monaco,
e sono venuto al convento di Annaya per abitare lì, Padre Charbel in quel
periodo era già partito per l'eremo. E lì, all'eremo, abitava con Padre
Alichaa ed un altro monaco che gli serviva tutti i due",
"ed, era sempre obbediente a Padre Alichaa AlHardiny",
"ed egli serviva tutti i suoi confratelli eremiti",
"e, specialmente Padre Alichaa AlHardiny, prendendo per lui quello che lo
serviva dal convento, come il cibo e il bere, e servendo La Santa Messa per
lui. Ed egli veniva certe volte celebrare La Santa Messa al convento, quando
gli mancava qualcuno per servirlo La Sua Santa Messa su all'eremo. Ed è
rimasto così per 6 anni".
11- Egli ha benedetto per loro la giara dell'acqua
"Quando Padre Semaan Ehmej c'era ancora nel mondo, prima del suo
ingresso nell'Ordine,
le locuste che divorano tutta l'agricoltura hanno invaso la loro zona.
Questo ha spinto gli abitanti di Ehmej a chiedere a Padre Charbel di
benedirli l'acqua per aspergere con essa le loro vigne ed i loro campi, come
protezione contro quelli insetti molto pericolosi per le terre. Ed egli in
fatto ha benedetto loro la giara dell'acqua, e l'ha portata Padre Semaan di
persona, portandola direttamente a loro, benedicendo con essa le loro vigne
nel vicino dell'eremo, e così esse furono salvati al completo".
12- Alichaa ha lasciato come testamento
Padre Charbel suo successore
"E dopo che Padre Alichaa abbia vissuto nell'eremo di Annaya per 44
anni (quarantaquattro) e mezzo, egli è deceduto il 13 di febbraio l'anno
1875, all'età di 76 anni, armato dai Santi Sacramenti. Il suo decesso fu
naturale, per la sua età avanzata. Egli è rimasto lucido fino all'ultimo
minuto della sua vita terrena. Ed, il suo funerale solenne fu di domenica,
il 14 febbraio, nel cimitero del convento di San Maroun, dentro una cassa di
legno",
"ed, il Padre superiore Elias AlMechmchany
ha dato ordine a Padre Charbel a farsi eremita
all'eremo, ufficialmente. E questo era il buon desiderio del suo cuore. E
su, all'eremo, egli fu eremita con l'eremita Padre Libaos
AlRamaty".
13- Padre Charbel abbandona il stile economico di Alichaa
"Dagli eremiti prima di lui, esisteva un’abitudine che proibiva
tagliare legno dalla foresta dell'eremo, visto la sua vicinanza del
convento, ma essi dicevano: prendete legno dai luoghi lontani non protetti.
Ma, Padre Charbel, ha abbandonato l'abitudine dei suoi predecessori,
lasciando l'affare alla prudenza e alla saggezza del Padre superiore. E
così, egli fu condotto dall'obbedienza, per tutta la sua vita, d'un modo
cieco. E la stessa cosa, diciamola per le offerte ex-voto ed altre cose, che
gli altri prendevano per comprare proprietà per il convento, ma, Padre
Charbel dava queste offerte al suo servitore, poi al superiore affinché
egli facesse quello che vede si deve fare, senza che Padre Charbel dava la
minima opinione a proposito, credendo che quello che accadeva su ordine dei
superiori, era bene ed il più bene senza eccezione alcuna".
14- Il decesso della madre di Charbel
"Il 02 di giugno l'anno 1875 del Signore, ha reso la sua anima a
Dio, nella Fede della Vera Chiesa di Cristo, la moglie del Curato Abd Alahad
Makhlouf, armata già dai Santi Sacramenti, ed ella è deceduta in presenza
del Curato Youssef Makhlouf. Ella era membro della Confraternita
dell'Immacolata Concezione, e fu sepolto nel cimitero consacrato".
15- Luna in mezzo alle stelle
"La sua vita all'eremo è la stessa da quella che egli viveva al
convento, a differenza che all'eremo egli seguiva Il Statuto degli
Eremiti",
"osservando le minime cose",
"e su all'eremo, egli ha potuto soddisfare il suo grande desiderio per una
vita pienamente eremitica, pienissima di mortificazione e di misticismo,
mangiando una sola volta al giorno",
"ed egli superava Il Statuto nelle mortificazione, portando il cilicio,
ed un cintura di ferro sulla carne e sulla pelle. Tutto ciò per ordine
dei superiori".
"Egli era un eremita, non ho mai visto in vita mia un eremita come
lui, nelle sue virtù e nella sua perfetta osservanza per Il Statuto. Neppure
c'era uno come lui, in mezzo ai monaci devoti",
"ed egli ha superato tutti gli eremiti",
"egli era in mezzo loro (monaci e laici) come la luna di fronte alle stelle",
"eremita perfetto, diverso dei più devoti, monaci e laici, come lo è un
grande albero di quercia da una piccola pianta selvatica",
"la sua vita è angelica celeste",
"in persona sua si identifica la castità, e la vita devota, e La Fede Viva,
e La Speranza, e La Carità per Dio e verso il prossimo. E in lui, si notono
i 3 Voti Religiosi, nelle loro immagine e nella loro essenza profonda. Non
c'era per noi e per coloro che lo hanno conosciuto un minimo dubbio
dell'altezza della sua Santità".
16- Servitore degli eremiti (Gv 13/14)
"Padre Macarios
AlMechmchany
è entrato all'eremo di Annaya il 25 aprile l'anno 1880, con il permesso del
Superiore Generale Padre Martinos Ghostawy,
"e Padre Charbel veniva ogni tanto al convento per prendere per i due Padri
eremita Macarios AlMechmchany e Libaos AlRamaty quello che serviva da
mangiare e da bere per loro",
"portando sul suo dosso un sacco di pelli spinozi,
nel quale portava la provizione dell'eremo per una settimana",
"essendo al servizio di questi due eremiti",
"considerando se stesso servitore dell'eremita Padre Macarios AlMechmchany".
17- Ritorna all'eremo
"Fu chiesto a Padre Charbel di custodire, di notte, i citrioli
d'Egitto. E la mattina, Padre Macarios ha trovato che furono mangiati dalle
volpi. Egli a rimproverato Padre Charbel di questa negligenza. E la risposta
di Padre Charbel fu: ho visto che le volpi erano piccolissime, ho preso
compassione di loro, perciò non ho proibito ad esse di mangiare del campo.
E, Padre Macarios, con rabbia, ha detto a Padre Charbel: Vai a dormire
nel convento. Egli è arrivato al convento tarde",
"ed egli è entrato nella sua cella vuota, trovandosi la lampada vuota
d'olio, per il fatto che non lo ha utilizzata da anni!".
"Egli è andato dal cuoco per riempirlo la lampada dell'olio. E la risposta
del cuoco lui fu: colui che si occupa della riserva è partito, ed io non lo
ho. Padre Charbel lo ha supplicato di darlo almeno pochissimo. Il cuoco, in
quel momento, ha preso la lampada di Padre Charbel, mettendolo dentro
dell'acqua",
"Padre Charbel lo ha accesa, e l'acqua è rimasto a lungo dando luce, molto
di più che se fosse dell'olio dentro. Ed ho verificato ciò da coloro che
hanno riempito
la lampada dell'acqua di persona",
"e 2 ore dopo il tramonto, è entrato Frate Francis (alkrarji)
la cella di Padre Charbel, trovando dentro la lampada accesa. Avvicinendosi
da essa, lo ha guardato bene, prendendo paura e agitendosi, senza osare
chiedere niente a Padre Charbel",
"e davanti a me Padre Elias AlMechmchany ha raccontato dicendo: è stato meso
dell'acqua al posto dell'olio nella lampada di Padre Charbel, e Padre
Charbel lo ha accesa, ed essa si è accesa. Di persona ho verificato il
contenuto della lampada, trovando dentro dell'acqua".
"Dopo – il miracolo della lampada – il Padre superiore ha ordinato
Padre Charbel a ritornare all'eremo dal quale fu cacciato da Padre Macarios"
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